TRANSUMANZA

QUESTO BLOG E' IN VIA DI SUPERAMENTO. NE STIAMO TRASFERENDO I POST MIGLIORI SUL SITO DI VIVEREALTRIMENTI, DOVE SEGUIRANNO GLI AGGIORNAMENTI E DOVE TROVATE ANCHE IL CATALOGO DELLA NOSTRA EDITRICE. BUONA NAVIGAZIONE!

domenica 30 settembre 2012

Gli amici della comune.

Sia simpaticamente di monito agli amici comunitari. Dal capolavoro di Nanni Moretti: Ecce Bombo.
Buona visione (pur breve)


LUNA PIENA -- domenica 30 settembre -- da Ajahn Munindo.

Recidi i vincoli d’affetto
come si coglie un fiore d’autunno.
Percorri il sentiero della liberazione
esposto dal Risvegliato.

  Dhammapada strofa 285

Non ci libereremo dagli attaccamenti aggrappandoci a opinioni su come
dovrebbe essere la vita. E qui con ‘vita’ si intende tutto: se stessi,
gli altri, i possessi materiali. Anche le opinioni religiose procurano
sofferenza se le prendiamo nel modo sbagliato. Si tratta invece di
riconoscere, nel momento stesso in cui lo facciamo, come ci
aggrappiamo alle cose.
Perché opponiamo resistenza alla realtà del cambiamento? Il
cambiamento è costante ma noi non lo vediamo. Percorrere la Via del
Risvegliato verso la liberazione significa esaminare la nostra
relazione con qualsiasi esperienza, piacevole o spiacevole che sia.
Ogni singolo momento della nostra vita è un’opportunità per imparare
come lasciar andare, lasciar essere e comprendere.

Con Metta,
Bhikkhu Munindo

(Ringraziamenti a Chandra per la traduzione)

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Santacittarama
Monastero Buddhista
02030 Frasso Sabino (RI) Italy

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martedì 25 settembre 2012

Il Villaggio del sole


Cascinale sul colmo di una collina del Monferrato astigiano a 230 metri di altitudine, con una superficie abitabile di circa 450 m2 e 3,5 ettari di terreno collinare e di fondovalle. Piccola fattoria
agricola che produceva vino e latte, è stata abitata fino alla fine degli anni ’70, poi abbandonata.

La Storia.
Olga e Davide l’hanno acquistata semi diroccata nel 1999 e pian piano hanno bonificato tutto il terreno e ristrutturato il 50% dell’abitazione. Da subito è stato chiaro che era un vero paradiso naturista, dove vivere a contatto con la natura sarebbe stato possibile non a parole ma sul serio: in completa nudità d’estate e vestendosi bene d’inverno: la realizzazione pratica della sintesi della salute mentale. Dopo la bonifica, a partire dal 2001 è diventata man mano luogo di ritrovo di molti naturisti del nord e centro Italia, sino alla costituzione dell’associazione AssoNatura nel 2002, che ne ha sdoganato lo sviluppo. Solo tre anni più tardi, nel 2005, nasce l’idea di formare una comunità attorno al progetto di Ecovillaggio Naturista.  Al momento sono cinque le persone adulte che a vario titolo collaborano, che hanno complessivamente quattro bimbi da 0 a 8 anni. Tre i residenti fissi. Oggi ospitiamo anche settanta persone (soci dell’associazione) nelle domeniche estive e decine di ospiti naturisti in settimana e nei week-end, da maggio a settembre. Possiamo dire che se Beppe Grillo è l'antipolitica, il villaggio del sole è l'anticommercio. Nemmeno far commercio dell'ecologia ci piace. Per cui qui tutte le attività svolte sono non commerciali, occasionali o decommercializzate ai sensi di legge. Per ogni settore scegliamo la dimensione e la tipologia di attività in deroga o esclusa da attività commerciali. Cosi vale per il B&B che è una attività non commerciale, oppure per i pasti in associazione che è una attività decommercializzata, per i massaggi benessere che è in "vacazio legis", per il camping che è in deroga alla Legge Regionale Piemontese sui campeggi. La salute è l'antitesi del commerciare il benessere e la qualità del vivere, dello sfruttare e del farsi sfruttare. E qui lo si mette in pratica davvero. Ognuno svolge per se e in proprio lavori occasionali, ma nessun lavoro fisso o equiparabile ad una attività commerciale continuativa o ad un lavoro dipendente.

L’economia e i principi del Villaggio del sole.
Il Naturismo è lo strumento di salute psicofisica di base, affiancato da pratiche empiriche e spirituali che escludono fondamentalismi e tabù. Utilizzo della parte buona di ogni cosa:  tecnologia, relazioni, materiali, lavoro e beni sono strumenti e non ci possiedono, ma siamo noi a possedere loro. Nessun estremismo, ma tendenza costante verso l’equilibrio. Vestirsi quando serve, stare nudi quando non serve vestirsi; mangiare tutto quello che è necessario senza vincoli ideologici nel rispetto della natura; riduzione dei consumi inutili e aumento esponenziale del tempo libero impiegato a fare lavori utili e in linea con la propria indole, solo per fare degli esempi. Minima dispersione e massima ottimizzazione, sia in termini di occupazioni, che di tempo, che di spostamenti. Per quanto riguarda la gestione economica i residenti nel villaggio sono equiparati ad una famiglia (una famiglia allargata). Ognuno è comunque libero di svolgere il lavoro che  preferisce come meglio crede: diversamente occupati, disoccupati, autonomi con partita iva, dipendenti al di fuori del villaggio, ecc., ma comunque  tutto il denaro indipendentemente da come è prodotto finisce in cassa comune esattamente come in famiglia.  Le coperture assicurative sono private, sia per la pensione che per gli infortuni, e sono a carico della famiglia allargata/comunità o attraverso l’associazione o quelle previste dalla propria occupazione. Viene girata una paghetta famigliare ad ogni membro adulto di 150 euro al mese. Tutte le spese (cucina, luce, riscaldamento, cibo, autovetture comuni, ecc.) sono a carico della famiglia, tranne le telefonate private e i debiti eventualmente contratti prima dell’ingresso in comune. I beni immobili di proprietà dei componenti che subentrano restano loro, mentre eventuali rendite da immobili o da investimenti di ogni membro entrano in cassa comune per tutto il periodo di residenza al villaggio del sole, compreso il periodo di prova. La sistemazione è in camera privata; bagni e cucina comune. La maternità è garantita dalla comune sino all’età di tre anni del bimbo attraverso il totale sostegno alla madre, che può scegliere di non lavorare più per tre anni.

Le attività produttive
B&B, camping e autoproduzione cibo, più le attività occasionali o non commerciali individuali di ogni residente. Al momento, per fare un esempio, una persona fa occasionalmente il boscaiolo, il manutentore, il massaggiatore, il counselor, l’insegnante di massaggio; un’altra fa occasionalmente la massaggiatrice, la casalinga, gestisce un B&B, coltiva l’orto, ecc. ecc.

SCHEDA IN BREVE
- Superficie: 3,5 ha.
- Proprietà: privata, in parte concessa in affitto all’associazione AssoNatura
- Inizio progetto: 1999.
- Membri residenti: 3 residenti, altri 5 saltuari.
- Attività: benessere, counseling, orticoltura, camping, B&B, accoglienza giornaliera, lavori occasionali di tutti i generi, marmellate e conserve, corsi e seminari.
- Economia: comune, derivante dai lavori individuali.
- Metodo decisionale: comunicazione ecologica all’unanimità, in seconda battuta  a maggioranza.
- Nuovi membri: è previsto un periodo prova da concordare
- Aderente al coordinamento nazionale associazioni e comunità di ricerca etica interiore e spirituale www.conacreis.it
- nome del progetto: villaggio del sole
- numero di componenti: 3 residenti e 5 non residenti, bimbi compresi
- caratteristiche del progetto: naturismo
- fase attuale: attività avviate funzionanti a regime, possibilità di sviluppo
- accettiamo nuovi membri
- se si, modalità: accordi personalizzati, a seconda del caso
- accettate visite di esterni? Si, da concordare telefonicamente
- tipologia di dieta: onnivora, variata, completa, equilibrata.
- spiritualità: gnosticismo, spiritualità laica
- C'è uno statuto o carta degli intenti? Si esiste la Carta Costituzionale dei Principi e una Scrittura Privata tra i componenti; un Manifesto Naturista e i Regolamenti Interni
- forma che definisce la realtà: Comunità intenzionale
- punti fondamentali del proprio Statuto: il naturismo è un modo di vivere in armonia con la natura, caratterizzato dalla pratica della nudità in comune, allo scopo di favorire il rispetto di se stessi, degli altri e dell'ambiente.
- Tipologia economica: privata nei beni personali, comune nella produzione del reddito; immobili in affitto o in usufrutto gratuito o in proprietà
- Formazione: discipline olistiche, attività agricole, ecoturismo.
- Ubicazione: campagna, molto rurale.
- Breve descrizione del costruito: cascina del 1908 di 450 metri quadrati compresi annessi
 e terreno di 35.000 metri quadrati, bosco, seminativo, prati, noccioleto e orti.
- Tipo di attività svolte all'interno del villaggio: B&B, camping, massaggi, seminari, attività culturali, animazione, attività associative, coltivazione.
- Attività future previste: camping, seminari olistici, centro benessere.
- Accorgimenti ecologici e risparmio energetico: 2 pozzi, 2 cisterne acqua piovana, riscaldamento esclusivamente a legna autoprodotta, restauro rurale in linea con l’edilizia dell’epoca, impatto co2 compensato, differenziata totale, compost autoprodotto, riuso e riutilizzo di mobili e  materiali, biancheria lavata esclusivamente con wash ball e noci lavatutto, saponi personali vegetali,  lampadine a basso consumo, rompigetto nei rubinetti.
- Esclusioni: religioni di qualsiasi genere, superstizioni e credenze di ogni tipo, estremismi alimentari, ideologie, politica, gerarchie non meritocratiche, animali domestici.


Villaggio del sole, ecovillaggio naturista
Via per Viale 5 - Cortazzone (AT)
Tel. 0141995202 – 3347669278
Data di insediamento: 1999
www.villaggiodelsole.org
info@villaggiodelsole.org


 

venerdì 21 settembre 2012

Nel cuore della Cina.

A proposito di dialogo interculturale...
Buona visione


Il mio Oriente è pieno di Occidente.


Un articolo di Mauro Casadio Farolfi, Presidente dell'Associazione Città dell'Uomo

Auroville: il respiro di un’ intelligenza spirituale.
Non è con la ragione che si riesce a varcare i limiti della razionalità.

Il battesimo del grande viaggio in India era previsto per il 29 luglio 1979.
A Imola era una giornata caldissima, quasi afosa, un anticipo di quel clima che avrebbe accompagnato me e Roberta nelle settimane successive. In realtà, giunti a Bombay fu un monsone della durata ininterrotta di cinque giorni a darci il benvenuto; il tasso di umidità era insopportabile, tale da convincerci a proseguire il nostro viaggio puntando verso il nord del Paese.
Fu un lungo itinerario – rigorosamente in treno – attraverso i luoghi turistici dell’India: Agra, Jaipur, Delhi, Benares, Madras, ma anche in tanti minuscoli paesi e villaggi dell’immensa campagna indiana, ben lontani dai falsi splendori delle città caotiche e chiaramente già in piena trasformazione occidentale.
Tutto ci apparve come narrato dalle parole di Piero Verni e Folco Quilici, nelle immagini dei documentari di Pasolini e nelle foto di Raghu Rai: colori forti, odori indimenticabili, contrasti sociali, suoni melodiosi e talvolta noiosi, un insieme di percezioni che molti viaggiatori definiscono come “mal d’India”, insieme di sensazioni speculari, per certi aspetti, al più noto e desertico mal d’Africa.
L’India è davvero un continente dai mille volti e dalla cultura millenaria, mosaico di popoli e di idiomi capace di offrire oggi come un tempo, e al li là dei luoghi comuni, l’opportunità di cambiare punto di vista, “di cambiare se stessi – come afferma lo scrittore Tiziano Terzani – e con questa rivoluzione interiore dare il proprio contributo alla speranza di un mondo migliore”.
Le ultime due settimane del nostro viaggio erano previste a Pondicherry, dove ci attendevano una decina di amici imolesi partiti assieme a noi dall’Italia un mese prima. Pondy era una cittadina (ora conta un milione di abitanti) affacciata sull’Oceano Indiano a duecento chilometri da Madras, già protettorato francese e sede dell’Ashram di Sri Aurobindo Ghose, luogo in cui egli visse gli ultimi quarant’anni prima di abbandonare il corpo nell’agosto del 1950. Nato a Calcutta nel 1872,figlio di un medico educato in Occidente ,Auobindo fu inviato in Inghilterra all’età di sette anni e la sua istruzione di base ebbe luogo in Inghilterra e Francia. Acquisì una profonda conoscenza della cultura greco-romana ed europea, estesa alle principali nazioni, lingue e letterature compresa quella italiana, prima di tornare ventenne in India, terra di cui fino a quel momento aveva ignorato quasi tutto.
In patria svolse un’intensa attività politica per l’indipendenza per una quindicina di anni. Contemporaneamente si diede ad uno studio approfondito dello Yoga e delle principali tradizioni spirituali dell’India.
Nel1908 su arrestato e trascorse due anni in prigione ad Alipore. Liberato nel 1910 finì per stabilirsi a Pondicherry. Lì rimase per il resto della vita, avendo più tardi come collaboratrice quella donna straordinaria che è nota come la Madre (Mère). A Mère egli affiderà la direzione dell’ashram di Pondicherry. Il quarto di secolo che precede la morte  l’ha vissuto in solitudine dedicandolo alla meditazione ed allo studio
Tornando al nostro viaggio la prima impressione su Pondy giunti alle 5 del mattino e dopo due giorni di viaggio in treno da Benares e di tre ore su un trenino a carbone da Madras, fu una pace totale, un silenzio assoluto, spezzato  solamente dai versi di centinaia di cornacchie che ti davano il benvenuto. Nulla che fare con il caos delle grandi città, dei camion stracarichi di ogni vettovaglie in pieno centro e dei taxi Ambassador con i clacson impazziti. Qui, per andare dalla stazione al Central Guest House, prendemmo uno degli ultimi risciò, biciclette con il “calesse” che trasportano sino a quattro persone, attraversando una città ancora nel sonno con pochissime automobili ma tantissime biciclette già in attività e molte belle costruzioni in stile coloniale francese di fine secolo, oggi oggetto di un buon recupero urbanistico ed architettonico.
Avevamo con noi una copia del libro per certi versi profetico di Satprem “L’avventura della coscienza”, pubblicato da Galeati a Imola, sul pensiero evoluzionista di Sri Aurobindo, uno dei tanti testi scritti da questo poeta-filosofo considerato uno dei maggiori pensatori dell’India. Curiosamente anche la prefazione del libro era redatta da un autore imolese – prof. Mario Montanari – europeista ante litteram, autore di altre due prefazioni su storica tipografia imolese. Il prof. Montanari si è era recato a Pondy nel 1974 per un convegno mondiale ed era rientrato a Imola colpito dal fervore culturale e umano presente nella cittadina indiana e in particolare dalle forti personalità che aveva incontrato al convegno.
La base filosofica dello Yoga integrale è esposta ne “La Vita Divina”. I suoi scopi, principi e metodi sono spiegati ne “La sintesi della Yoga”. Ma il vero summa di tutti gli insegnamenti del pensiero aurobindiano sono illustrati nei volumi dei “Savitri”.
Un’altra copia del libro l’avevamo donata due anni prima a un amico imolese trasferitosi ad Auroville, città internazionale situata a pochi chilometri  da Pondy.
Da allora ci siamo recati  cinque volte ad Auroville. Ogni volta ritroviamo un nutrito gruppo di amici di varie Nazioni coi quali condividiamo questo progetto di costruzione di una città universale, destinata a ospitare cinquantamila persone, e fortemente voluta da Mère, straordinaria “donna“ francese compagna spirituale di Aurobindo.
Mirra Alfassa (Mère) giunse per la prima volta a Pondy  nel 1914 e nel 1920 si trasferì definitivamente nell’ashram di Aurobindo incrementandone enormemente le attività organizzative e spirituali. Ma sin dal 1964 Mère “sognò” il progetto di Auroville e cominciò a lavorarvi attivamente. Auroville fu inaugurata ufficialmente  nel 1968 alla presenza di 124  delegazioni di altrettante nazioni: oggi ospita duemila volontari  residenti  provenienti da oltre trenta nazionalità  e circa trentamila tamil.
Sin dall’inizio si è presentato l’esigenza di far rinascere un’area vasta 1200 ettari di terra rossa, desertica, completamente nuda, fatta eccezione per alcuni banani, qualche palma e qualche albero di anacardo. I pionieri si stabilirono dapprima ai margini della futura città nelle comunità periferiche, per poi sviluppare le quattro aree con destinazioni diverse: scuole di vario livello, centri culturali, piccole attività commerciali e artigianali, una grande cucina centrale e alcuni piccoli ristoranti, luoghi di incontro per attività sportive e culturali. Ad Auroville i terreni e le costruzioni non appartengono  agli aurovilliani ma fanno parte del patrimonio dell’Auroville Foundation.
Si tratta di una realtà sostenuta dall’Unesco, dalla Commissione Europea, dal Governo Indiano e da vari organismi internazionali. Auroville mantiene scambi culturali con molte città indiane, asiatiche ed europee. Per quanto riguarda l’Italia, da anni coltiva progetti di cooperazione con Venezia e la provincia di Treviso. Pondicherry ha avviato da circa tre anni uno scambio di esperienze con Urbino per il recupero del centro storico  e la realizzazione di un nuovo progetto di sviluppo urbano. È in relazione permanente con altre città ideali quali Findhorn in Scozia e Taos nel New Mexico, ed è ben distante, come concezione di vita, dai tanti luoghi di migrazione mistica presenti in tante parti dell’India.
Auroville  è la Città  voluta da Mère per far proseguire e rendere concreto e quotidiano  il lavoro dello yoga integrale, base degli insegnamenti di Sri Aurobindo. In città si respira una tensione evolutiva che presuppone nei residenti, ma anche nei “tourist guests” più attenti, una sincera aspirazione all’unità umana. Qui il lavoro è la via verso la perfezione del sé.
Come suona la Carta di fondazione: “Deve esserci in un qualche angolo della terra un luogo in cui nessuna nazione abbia il diritto di dire “è mio”, un luogo dove ogni uomo di buona volontà, con una sincera aspirazione, possa vivere come cittadino del mondo. Auroville vuol essere il ponte fra il passato e l’avvenire. Approfittando  di tutte le scoperte esteriori ed interiori, vuole slanciarsi arditamente verso realizzazioni future. Auroville sarà il luogo di ricerche materiali e spirituali per dare un corpo vivente ad una vera umanità”.
Auroville è un ponte fra Oriente e Occidente, anticipatrice di tante fasi evolutive dei nostri tempi ma è anche  una scommessa sociale e urbanistica in cui si affrontano, non senza alcune contraddizioni, le nuove sfide nel campo della eco-compatibilità, della gestione urbana, dell’educazione per le nuove generazioni  e dell’applicazione  di un nuovo modello di sviluppo economico e relazionale che miri a un’evoluzione equilibrata del nostro pianeta.
Aspiration, Surrender, Unity sono alcune della settanta comunità  oggi presenti ad Auroville dove poter affrontare e condividere questo progetto di convivenza sociale, città-modello un  po’ “città del sole “alla Tommaso Campanella un po’ grande kibbutz  internazionale, comunque una realtà vivente ,concreta dove poter affrontare con serenità e condividere con altri  quel richiamo incessante di un processo evolutivo interiore che rappresenta la nostra vera indole e motivazione a ritrovarci periodicamente  in quest’angolo del sud indiano.

Mauro Casadio Farolfi

Leggi altri post su Auroville

La comunità asiatica della settimana: Auroville
Auroville: ancora pionieri per uno sviluppo sostenibile
Il Dalai Lama ad Auroville
L'Unesco ad Auroville


martedì 18 settembre 2012

Case mai viste: Cina.

Un bel documentario sull'abitare in Cina.
Buona visione!


domenica 16 settembre 2012

LUNA NUOVA -- sabato 14 settembre -- da Ajahn Munindo.

Lamentarsi della propria sorte
o invidiare i privilegi degli altri
ostacola la pace della mente.
Viceversa: contento
anche con poco
puro nel modo di vivere e vitale
sei da tutti tenuto in grande stima.

  Dhammapada strofa 365-6





Questa semplice verità facilmente ci sfugge.
Tristemente, siamo troppo propensi ad ammirare ed emulare chi non è particolarmente saggio. Qui, un Maestro molto saggio regge uno specchio e chiede: “Vedi cosa stai facendo? Riesci a capire perché sei infelice?”. Non ci critica, né ci condanna, ma nemmeno ci lascia farla franca con le nostre abitudini.
Con compassione, ci incoraggia a vedere le conseguenze della nostra inconsapevolezza. Talvolta ci sembra che ci sia sempre qualcosa di più da fare, qualcosa di più da ottenere, qualcos’altro di cui liberarsi.
Anche la vita spirituale può apparire come un noioso tran tran. Ma credere sempre all’apparenza delle cose, non è la via verso la pace.
Al posto dell’auto-commiserazione, può nascere la contentezza se siamo disposti a smettere di paragonarci sbadatamente agli altri.

Con Metta,
Bhikkhu Munindo

(Ringraziamenti a Chandra per la traduzione)

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sabato 8 settembre 2012

Verso il Darshan, sulle orme di Paramhansa Yogananda.

E' finalmente uscito il testo di Bhakti Binod Verso il Darshan, sulle orme di Paramhansa Yogananda.
Di seguito la quarta di copertina.

Vedere non con gli occhi dell’esperienza ma sulla base di un acquisito “vuoto mentale”. Una pura consapevolezza in cui nessun’agitazione può avere ricetto, perché è del tutto assente la scelta o classificazione tra piacevole e spiacevole.
Questa è meditazione!

[Brano ripreso dal santuario di Lahiri Mahasaya, maestro di Sri Yukteswar e Paramhansa Yogananda, a Benares].

Bhakti Binod nasce a Roma il 31/1/1940.  Laureato in Economia e Commercio, ha lavorato come impiegato statale fino al 1980, quando ha rassegnato le dimissioni per ritirarsi in un eremo spartano ed isolato, nei pressi di Assisi.
Dal 1977 (anno in cui, con una scarsa conoscenza dell’inglese, si è avventurato nel grande raduno hindu del Kumbha Mela) al 2009, si è recato regolarmente in India per periodi più o meno lunghi. Lì ha soggiornato soprattutto in ashrams, dedicandosi con fervore alla meditazione e ricercando la stretta vicinanza di grandi santi.
L’India che si svela dalle pagine di Verso il darshan, sulle orme di Paramhansa Yogananda, il primo e tuttavia pregnante testo di Bhakti Binod con Viverealtrimenti, non è, vivaddio, quella dei “guru da esportazione” ma di figure cardine della sua cultura tradizionale, alcune delle quali quasi del tutto ignote all’Occidente (è il caso della santa bengalese Ananda Moi Ma, cui l’autore è molto devoto).
Ne emergono l’affresco di un paese e di esperienze interiori che possono rappresentare un'interessante bussola per un Occidente quasi del tutto orfano, ormai, di bandoli di senso.
Allo stesso tempo, senza cedere ad acrobatici esotismi, Bhakti Binod, in questo testo, cammina su di un crinale affascinante ed attualissimo: un sincretismo (distante anni luce dalle macedonie spirituali propinate negli ultimi decenni) in cui trovino una comunione profonda l’essenza della tradizione cristiana e di quella hindu; forse una delle possibili ancore di salvezza dall’arretratezza sociale di un’India ancora tragica e mistica e dal vuoto di valori autentici dell’Occidente secolare.

E' già possibile acquistare il testo sul sito di Viverealtrimenti, scontato del 15% (clicca qui per accedere direttamente alla pagina dell'acquisto).

venerdì 7 settembre 2012

Gaya, il futuro della politica

Mi sembra giusto condiivdere questo video, tratto dal sito della Casaleggio Associati, "pietra angolare" del blog di Grillo.
Buona visione e buona riflessione!

mercoledì 5 settembre 2012

La storia delle cose.

Un ottimo video su cui riflettere.
Buona visione!


sabato 1 settembre 2012

LUNA PIENA -- sabato 1 settembre -- da Ajahn Munindo.

Il dono della verità supera tutti i doni.
La fragranza della realtà
supera tutte le fragranze.
La gioia della verità
trascende ogni altra gioia.
La libertà dal desiderio
è la fine di ogni sofferenza.

  Dhammapada strofa 354

Questi versi sono sempre veri ovunque ci troviamo nella pratica del
Dhamma. Per chi è all’inizio del sentiero verso la liberazione, è
meraviglioso potersi fidare della mappa che si ha in mano. Chi è più
avanti lungo la via conosce il conforto e la gioia che momenti di
verità, anche piccoli, portano con sé. E gli esseri realizzati che
hanno raggiunto la meta sono nutriti dal piacere della libertà dal
peso della sofferenza. Quando la nostra abitudine di perderci nel
desiderio ci butta a terra, la bellezza del cuore non inquinato si
nasconde alla vista; la vita sembra insipida e ci dimentichiamo dei
tanti dono ricevuti. In quei momenti immaginate il sorriso del maestro
e la sua gentile sollecitazione: “Comincia di nuovo, un momento alla
volta.”

Con Metta,
Bhikkhu Munindo

(Ringraziamenti a Chandra per la traduzione)

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