TRANSUMANZA

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mercoledì 20 gennaio 2010

Un ecovillaggio solare ad Alcatraz.

Alla fine degli anni ’70 Alcatraz è una traballante “capanna” sulle colline umbre in cui trovano rifugio i cuori di Jacopo -figlio di Dario Fo e Franca Rame- e di “una ragazza che girava con un poncio a strisce rosse e arancioni e una bombetta marrone”
[…]
nell’estate del 1979 la casa diventò una comune hippy. C’erano intellettuali milanesi -racconta divertito lo stesso Jacopo- disegnatori romani, ex-rapinatori di Bergamo, tossicomani che si disintossicavano, ecologisti svizzeri, spiantati jugoslavi e dodici mucche, di proprietà dei miei coinquilini.
(F. Lacche-P. Goretti, Guida ai luoghi del benessere in Italia, Torino, 1999, p. 140).

Nell’estate del 1982 parte un progetto particolarmente ambizioso, per quanto permeato da una peculiare senso dell’umorismo.
Vengono inaugurati i corsi della Libera Università di Alcatraz: teatro, fumetto, ginnastica isometrica, scrittura creativa, giornalismo.
Al posto delle aule, “un piccolo tendone da circo giallo e rosso”.
Tra gli insegnanti, gente del calibro di Stefano Benni, Dacia Maraini e Andrea Pazienza.
Oggi Alcatraz è un bell’insediamento ecologico che vive offrendo ai suoi ospiti corsi d’arte e professionali, terapie e cibi biologici, produzioni culturali e artistiche, spazi per conferenze .
I corsi e gli stages proposti sono molti e variegati.
Spaziano dal massaggio alla comicoterapia, dallo yoga demenziale all’antiginnastica, dal Taiji quan alla cucina mediterranea.
Potrei continuare a lungo ma non potrei mai essere più chiaro e più esaustivo del sito www.alcatraz.it
Ad Alcatraz è possibile alloggiare in miniappartamenti, camere, bungalov.
La cucina sembra sia veramente super.
Ho intervistato Jacopo Fo nel 2003, per la preparazione del mio testo Comuni, comunità ed ecovillaggi in Italia. Allora, mi diceva lo stesso Jacopo, le persone immediatamente coinvolte nel progetto erano circa una ventina.
Mi diceva, inoltre, che il loro non è un esperimento propriamente comunitario.
Riconoscono un ruolo fondamentale all’individuo e, su questa base, stanno sperimentando molto faticosamente “una cultura diversa dell’interrelazione del lavoro”.
“Essenzialmente noi abbiamo capito”, mi diceva Jacopo, “che in questo tipo di mondo, date le reali situazioni della gente noi cerchiamo un’eticità dentro un certo tipo di organizzazione sociale […] noi siamo una rete di persone [autonome], di professionisti”.
Ad Alcatraz manca, per scelta, un organo gestionale.
Mi diceva ancora Jacopo:

noi non facciamo assemblee, non abbiamo nessun organismo centrale. L’assemblea è un meccanismo per cui l’ego delle persone impazzisce per cui se tu affronti un problema in assemblea è un disastro […] o usi i sistemi come gli scozzesi che si mettono a fare due ore di om oppure…[…].
Le cose si discutono non solo tra noi venti, discutiamo anche con gente che non c’entra niente, faticosamente, abbiamo degli scontri interni mostruosi però quando si arriva ad un’unità è un’unità totale, non è mediata dal leader, dal capo carismatico e ci si accorge quanto è difficile esser chiari, infatti noi abbiamo un accrescimento che è lentissimo. Comunque non siamo una comunità perché noi non conviviamo. Noi abbiamo gente che sta a Bologna, Bolzano, Verona…si tratta di trovare una cultura della collaborazione.
Noi stiamo creando una rete di referenze reciproche. È una cosa che ha un valore enorme.

Da qualche anno si sta lavorando, all’interno dei 470 ettari del parco della Libera Repubblica di Alcatraz, al progetto dell’Ecovillaggio Solare. nei terreni confinanti con quelli di Alcatraz, il progetto dell’ecovillaggio solare.
Lascio che lo presenti lo stesso Jacopo, citando dal sito internet www.alcatraz.it:

[…]Sarà uno degli ecovillaggi più innovativi dal punto di vista delle ecotecnologie.
E ci impegneremo perché diventi anche uno degli ecovillaggi più belli e culturalmente vivaci.
Una valle meravigliosa che si apre su un panorama mozzafiato di verde a perdita d’occhio, nessun rumore, nessuna strada trafficata in vista. Questa oasi e' a soli 12 chilometri da farmacia, banca, scuola elementare e supermercato, altri due chilometri e sei all’imbocco della superstrada E45 Orte-Ravenna. L’Ecovillaggio Solare dista 30 km da Umbertide, 40 da Perugia.
Una valle coperta di boschi con qualche isola di oliveti e pascoli, cinque gruppi di case e bungalow.
La distanza tra i gruppi di case va da 400 metri a un chilometro, quindi sono abbastanza vicine ma l’impatto sul territorio e' minimo proprio perche' le costruzioni si perdono nell’enorme spazio verde.
Puoi scegliere una casa antica di pietra, ad alta efficienza energetica o una casa avveniristica in lamellare di legno coibentato (classe A). Ci sono abitazioni in cima alla collina, a mezza costa, sulla riva del piccolo torrente, immerse nel bosco. Case grandi e bungalow super isolati di 40 mq, oppure soltanto una piazzola per parcheggiare la tua roulotte. Ogni abitazione ha un pezzo di giardino, orto, oliveto, frutteto, bosco grande almeno 2.000 mq.

Spazi collettivi (cohousing)
Acquistando una quota si compra anche una parte delle strutture collettive come piscina, sala feste, mini-bar-bazar-ristorante-albergo (10 camere con bagno), irrigazione degli orti, impianto solare fotovoltaico, eventualmente anche eolico (dipende dalle misurazioni del vento che stiamo realizzando con un anemometro).
Inoltre la proprieta' comune comprendera' circa 200mila metri quadrati di parco con boschi e oliveti.
L’idea e' che questo tipo avanzato di cohousing non solo permetta di risparmiare denaro e razionalizzare i costi abitativi, ma consenta di realizzare un “utile condominiale” che potrebbe essere in grado di coprire i costi condominiali.
Insomma, abbiamo pensato a case che si riscaldano con pochissima energia e un sistema casa che invece di essere un costo e' un ricavo.
Produci la tua energia con i pannelli solari, hai i frutti della tua terra, vivi in un villaggio che ti offre spazi dove puoi organizzare iniziative culturali, corsi, spettacoli. Un posto dove ci sono molte occasioni per farsi venire la voglia di organizzare qualche cosa insieme, proprio perche' la struttura stessa dell’abitare e' concepita come esperienza collettiva, solidale. Ovviamente questo non e' un obbligo ma una possibilita'.
Infine, e' anche possibile finanziare l’acquisto con Banca Etica che e' anche supervisore del progetto.

Ti interessa? Entra subito in questo progetto.
Abbiamo diviso la realizzazione di questo progetto in 4 fasi temporali.
Da subito mettiamo in vendita tre gruppi di case esistenti, suddivise in 21 appartamenti dai 50 ai 100 mq.
Un primo gruppo di 8 appartamenti sara' pronto a primavera, un secondo gruppo di 12 abitazioni entro un anno. Altri due gruppi di case, da costruire ex novo, saranno pronte in tempi diversi, speriamo tutte entro tre anni.
Prezzi
Sara' possibile finanziare l'acquisto con un mutuo ipotecario di lunga durata a tassi fissi e ragionevoli.
Sara' poi possibile comprare la propria casa finita chiavi in mano oppure solo al grezzo.
Il costo degli appartamenti, andra' dai 2000 ai 2600 euro per ogni metro quadrato di casa, il prezzo varia a seconda delle soluzioni scelte. Il prezzo esatto lo possiamo determinare solo quando sappiamo quale appartamento scegli e che tipo di finiture desideri. La parte delle proprieta' “condominiali” verra' acquistata versando una quota uguale per tutte le abitazioni di 25.000 euro.
Questi prezzi sono bloccati fino al 31 marzo 2010.
Il costo a mq comprende oltre alla costruzione in se' con pannelli solari fotovoltaici e termici e 2.000 mq di terreno, l’acquisto del terreno edificabile (250 euro a mq calpestabile), o delle strutture esistenti (nel caso di restauri) la progettazione, pratiche burocratiche, tasse (Bucalossi), miglioramento strade, riscaldamento centralizzato (con sistema di misurazione dei consumi individuali), sistema idrico centralizzato, sistemazione degli esterni e del verde, sistema fognario con impianto di fitodepurazione e riuso dell’acqua per l’irrigazione a goccia delle coltivazioni, sistema di raccolta delle acque piovane per rifornire i wc (impianti duali).
Attenzione, generalmente la metratura di un appartamento viene considerato comprensivo di terrazzi, portici, balconi, giardini, noi invece parliamo di metratura reale, con esclusione di terrazzi e spazi esterni perche' ci sembra piu' trasparente e chiaro.
Per le case di paglia e i bungalow il prezzo dovrebbe essere piu' basso, forniremo indicazioni piu' precise quando avremo i preventivi dettagliati.
Grazie all’aiuto essenziale di Banca Etica e alla disponibilita' espressa dal nuovo sindaco di Perugia, Wladimiro Boccali, avremo 16 unita' abitative in autocostruzione su un’area la cui destinazione urbanistica sara' modificata da agricola a “edilizia popolare”, quindi gli acquirenti compreranno terreno a costo agricolo e dovranno sostenere le sole spese per i materiali edilizi e la progettazione. Questa offerta e' limitata pero' a quelle persone che si costruiscono la prima casa e hanno particolari requisiti di reddito specificati dal Comune di Perugia riguardo a chi ha il diritto di avere agevolazioni per la casa, cioe' se guadagni 10.000 euro al mese non puoi ottenere l’agevolazione sull’edificabilita' di un terreno.
Inoltre e' indispensabile che il gruppo degli autocostruttori si autoorganizzi. Puoi usare lo spazio di discussione a questa news per segnalare il tuo interesse a partecipare al gruppo di autocostruzione, trovare altre persone interessate, formare cosi' il gruppo degli autocostruttori e approfondire la questione.
Ovviamente costruire una casa e' un impegno enorme ma credo che riuscirci sia una soddisfazione ancora piu' grande.

UN’ECONOMIA DIVERSA, UN MODO NUOVO DI CONCEPIRE LA CASA
L'idea e' di creare un sistema abitativo che non abbia costi di riscaldamento e di gestione generale e che possa fornire una serie ulteriore di risparmi. Ad esempio, non compro la lavatrice perche' uso quella collettiva. Non mi serve la camera degli ospiti perche' ho a disposizione una quota delle 8 camere di proprieta' comune. Ovviamente ogni utilizzo verra' conteggiato per equita' tra i condomini. Chi non utilizza i servizi disponibili ne trae un vantaggio economico, se non utilizzo la mia disponibilita' di camere per gli ospiti e queste vengono affittate allora ottengo l'utile che da questo affitto deriva.

Primo gruppo di 2 case e 2 annessi, Mulino.
Incredibilmente la chiamiamo Casa Mulino perche' c’e' un mulino. Con due pale e due macine. E’ piccolissimo e molto antico, ad asse verticale, una tecnologia utilizzata, secondo la Storia della Tecnologia Boringhieri, fin dal 100 avanti Cristo e utilizzato in alcune aree depresse dell’Umbria e della Provenza fino agli anni ‘50. In effetti questo ha macinato farina fino agli anni ’50.
Nel medioevo era il mulino dei contrabbandieri che qui avevano anche la fornace della quale restano i muri perimetrali dietro la casa grande. Queste case si trovavano nella terra di nessuno tra Gubbio e Perugia, una zona senza legge. Si faceva la farina e si cuocevano i coppi e le tegole dei tetti che insieme al sale erano le merci piu' pesantemente tassate.
Oltre al mulino (volendo restaurabile in modo che funzioni…) c’e' l’invaso che porta l’acqua (di mappa quindi ancora utilizzabile).
Ci sono poi uno stalletto restaurato e una casa ristrutturata, dall’altra parte del piccolo torrente una casa nuova.
Un ponte pedonale colleghera' le due rive del torrente. La superficie realmente calpestabile complessiva e' di circa 750 mq, suddivisi in 8 appartamenti di diverse metrature. Lo stalletto diventera' lavanderia collettiva e il mulino, attualmente una sala-laboratorio, restera' una struttura a disposizione di tutti (e di proprieta' collettiva).
Queste case hanno bisogno di un miglioramento dell’efficienza energetica (isolamento termico sul tetto di 16 cm, nuovo impianto di pannelli solari termici) e di altre finiture che richiederanno sei mesi di lavori da quando avremo opzionato tutti gli appartamenti.
Si potranno avere tripli vetri con gas e altre finiture che aumentino l’efficienza termica.

Contrada Oliveto
Si tratta dell’area con il maggior numero di case. Adesso c’e' un rudere con un paio di annessi, una casetta isolata e lo scheletro di una casa solare in costruzione che avra' il prato sul tetto e grandissime vetrate.
Tra queste strutture esistenti c’e' un grande oliveto con zone a pascolo dove costruiremo circa 2.000 mq di casette in lamellare, intonacate e decorate con grandi dipinti, tutte in classe energetica A. Ci sara' una piazzetta col portico, una fontana e una torre a forma di testa di capra. Questa parte del progetto sara' realizzata con tempi piu' lunghi. Per ora abbiamo l’autorizzazione del piano regolatore, ipotizziamo 3 anni di tempo per costruire effettivamente le case ma si tratta solo di una stima.
La Casa Solare
Una costruzione che domina la valle con una vista che spazia per chilometri sopra un universo verde. La struttura della casa e' in cemento armato e verra' finita con tamponature ad alta coibentazione, e' su due piani con ampie porte finestre. Tetto praticabile con prato. Tutt’intorno ci sono 2 ettari di tartufaia (nero bianchetto). Richiede 8 mesi di lavori per essere ultimata e sara' suddivisa in 7 appartamenti di diversa metratura con isolamento ad alta efficienza.
Sono previsti tripli vetri con gas.

Casa Laghetto
Si trova quasi in cima alla collina, in un piccolo altopiano. Una casa grande, due piccole e un laghetto in mezzo agli alberi. Un luogo molto raccolto. Davanti alla casa realizzeremo un grande giardino. Le costruzioni misurano circa 530 mq, suddivisi in 6 appartamenti. Avranno un’altissima efficienza termica, sono compresi tripli vetri con gas.

Campeggio Vello d’Oro
Si racconta che da questo promontorio fu avvistato, tanto tempo fa un caprone d’oro che luccicava nella notte, doveva essere enorme visto che si trovava su quello che nelle mappe e' indicato come “Montino del Tesoro”. E proprio su questa collina, a due passi da una fonte perenne, abbiamo la possibilita' di costruire dei bungalow in legno lamellare altamente coibentato e con altre tecnologie come la costruzione di “case di paglia” (rete da pollaio, calce e cemento, sono solide come case in cemento armato, hanno un’efficienza termica spaventosa e costano pochissimo). Questa parte del progetto richiedera' almeno 3 anni per la realizzazione e per ora non siamo in grado di dare altre informazioni.

Vuoi comprare subito?
Se queste proposte ti possono interessare manda il tuo indirizzo con la descrizione delle tue preferenze a: info@ecovillaggiosolare.it.
Se ti interessa una delle soluzioni immediatamente disponibili scrivici o telefonaci allo 0759229776-0759229913.
Puoi venire a visitare l’Ecovillaggio Solare quando vuoi, una persona ti accompagnera'. Se l’acquisto ti interessa puoi scegliere l’appartamento che preferisci e bloccarlo versando un deposito, come prenotazione, di 5000 euro (restituibili).
Questo versamento ci e' necessario come segnale di reale interesse e verra' restituito integralmente a richiesta.
Appena raggiungiamo un numero sufficiente di acquirenti, ti presentiamo un contratto che definisce esattamente tutte le caratteristiche tecniche dell’appartamento, dettagliate (tipo di piastrelle, infissi, isolamento, sanitari ecc.) regolamento condominiale, tipologia e dimensioni degli spazi in comproprieta' (ripeto che ognuno ha il suo appartamento ma e' ANCHE proprietario di una quota delle proprieta' condominiali).
A questo punto, vista la proposta definitiva e dettagliata la valuti e se la cosa non ti interessa piu' ti restituiamo i soldi e amici come prima. Se ancora ti interessa andiamo dal notaio, facciamo il compromesso e iniziamo i lavori. Puoi pagare in contanti via via che i lavori vengono ultimati e stipulare il rogito alla consegna dell’appartamento, oppure puoi comprare una quota di una cooperativa e pagare in modo ratealizzato con un affitto a riscatto. Quando avrai terminato di pagare il costo della casa farai l’atto di acquisto. Questa parte finanziaria verra' curata da Banca Etica che potra' anche proporre mutui a lungo termine e a tassi equi.

LA FILOSOFIA DEL PROGETTO
Importante: niente di ideologico. Sostanzialmente ognuno si compra la propria casa e ne e' sovrano. Le uniche regole saranno quelle del vivere civile e del mutuo rispetto. Il pieno potere su tutte le decisioni sara' degli abitanti, esattamente come accade in un condominio. Alcatraz partecipa alla fase di progettazione e costruzione e poi se ne va, non mantiene nessuna posizione di rendita di nessun tipo. Ovviamente il fatto che l'ecovillaggio sia confinante con il parco di Alcatraz apre una serie di possibilita' di sinergie e collaborazioni, ma si tratta di possibilita' che dovranno essere mutualmente condivise, non di obblighi.

PER SAPERE ESATTAMENTE COSA COMPRI
La nostra preoccupazione e' che le persone che aderiscono al progetto siano ben consce di cosa si intende costruire e come. E’ utile che si conoscano i termini della proposta, le caratteristiche delle abitazioni e i principi generali dell’impresa. Quindi abbiamo programmato degli incontri, durante i quali, oltre a una visita approfondita all’ecovillaggio Solare, si terranno una serie di conferenze sui seguenti argomenti:
Bioarchitettura
Efficienza energetica
Isolamento termico
Sistemi di riscaldamento
Pannelli solari e pale eoliche
Depurazione delle acque
Infine si svolgeranno delle visite guidate alle costruzioni ad alta efficienza energetica, agli impianti di pannelli solari, all’impianto di fitodepurazione e agli impianti di riscaldamento realizzati a Alcatraz.
Il prossimo incontro sara' il 29-31 gennaio 2010. Il costo della partecipazione a questi work shop e' di euro 200 per una persona, 300 euro per due persone, comprensivi di due giorni di pensione completa in camere a due letti (dalla cena del venerdi' al pranzo di domenica, inizio delle presentazioni venerdi' ore 21,30 per prenotare 0759229911-38-39).

Chi realizzera' l’Ecovillaggio Solare? (E’ possibile un acquisto sicuro?)
Il progetto verra' realizzato con l’assistenza e la supervisione di Banca Etica attraverso un consorzio di costruzioni. Le proprieta' collettive verranno gestite da una cooperativa di cui faranno parte tutti gli acquirenti in virtu' della quota sociale versata per l’acquisto di una frazione delle proprieta' collettive.
Inoltre verranno fornite spiegazioni nel dettaglio sulle scelte tecniche, le caratteristiche dei materiali e il funzionamento dei vari sistemi di gestione (calore, elettricita', acqua, fogne, irrigazione agricola).
Si potranno anche ottenere nel dettaglio informazioni sulle validazioni del progetto.
Infatti questo ecovillaggio e' unico anche per il metodo scelto nella sua costruzione. A partire dal bilancio dell’impresa che e' validato da Banca Etica per dare a tutti la sicurezza di un acquisto a un prezzo realmente equo. Banca Etica, attraverso la sua partecipazione al consorzio che gestisce la costruzione e' supervisore del progetto.
Gli architetti Sergio Loss e Natascia Pulitzer, che hanno 30 anni di esperienza nella bio architettura hanno curato l’analisi del territorio e la progettazione, applicando criteri architettonici e termici adattati al reale clima della zona.
Il professor Maurizio Fauri dell’universita' di Trento ha realizzato le verifiche dal punto di vista dell’efficienza energetica.
I materiali di costruzione sono stati supervisionati dal punto di vista dell’atossicita' dalla Conal di Milano, sotto la direzione del dottor Corrado Giannone. Tutte le scelte sono state inoltre vagliate anche dal gruppo di lavoro della Libera Universita' di Alcatraz che ha 30 anni di esperienza in costruzioni e ristrutturazioni.
Le ditte che gestiranno l’impresa dal punto di vista costruttivo sono Service Legno e Safra con le quali abbiamo gia' realizzato opere notevoli a Alcatraz e altrove e quindi riscuotono la nostra fiducia.
L’Ecovillaggio Solare avra' il marchio di qualita' Energia Arcobaleno.

Chi gestira' l’Ecovillaggio Solare?
La cooperativa che raccoglie l’insieme dei proprietari dara' mandato a una societa' o una cooperativa esterna di gestire le strutture possedute collettivamente (“condominiali”) con un apposito contratto che prevede la rescissione del mandato se non sono ottemperate clausole di efficienza e gradimento del servizio. Ovviamente alcuni proprietari possono proporsi come gestori dei servizi collettivi ma questa proposta deve incontrare il gradimento della maggioranza dei proprietari ed essere contrattata direttamente con l’assemblea dei proprietari stessi.
Altre informazioni

ABITAZIONI MISURE.
Prevediamo abitazioni di misura diversa a seconda delle esigenze di chi compra.

CONNESSIONE AD ALTA VELOCITA'
Telecom ha gia' montato un ripetitore con 26 linee ad alta velocita'. In alternativa c'e' copertura per il segnale wireless offerto da un'azienda specializzata.

DISTANZE
L'ospedale, un cinema, un teatro e alcune scuole superiori si trovano a Umbertide, meno di trenta km, senza un solo semaforo. Ospedale regionale a Perugia (il piu' vicino) e' a 45 km circa, quasi tutta superstrada a 4 corsie. A Perugia si trovano anche tutte le scuole superiori e molte facolta' universitarie oltre a notevoli biblioteche.
Scuole elementari e medie, banca, supermarket, farmacia, veterinario, consorzio agrario, distributore, edicola, tabaccheria, parrucchiere, ristoranti, pizzerie, tennis, campo di calcio, palazzetto sportivo locale, casa del popolo, entro una quindicina di chilometri o poco piu'.

CLIMA
Il clima e' collinare, raramente c'e' nebbia, che sta piu' bassa e tu vedi un mare di nuvole come nelle stampe giapponesi.

ACQUA
Stiamo chiedendo l’allaccio alla rete idrica. Abbiamo valutato pero' sia meglio costruire anche un invaso dove accumulare l'acqua per la stagione secca e poi potabilizzarla con un filtro a caduta in sabbia e carbone. L'uso di acqua piovana, clorata ma non potabile, per gli scarichi dei wc dovrebbe dimezzare i consumi idrici. Il riutilizzo dell'acqua degli scarichi dovrebbe poi, grazie a un sistema di fitodepurazione, fornire irrigazione per l'agricoltura.

PIAZZETTA
Nel plastico, al centro della Contrada Oliveto, si vede un portico, ci sono anche panchine e una fontana. Via via che il progetto procedera' pubblicheremo disegni dettagliati.

SPAZIO UFFICIO COLLETTIVO
Abbiamo previsto alcune sale che gli abitanti decideranno come organizzare. Questa parte della progettazione la si vedra' insieme negli incontri che organizzeremo cosi' da creare una progettazione condivisa.

PARCHEGGI
Nella foto del plastico si vede a destra la strada d'ingresso. Subito ci sono dei parcheggi. Altri sono previsti sulla sinistra in alto per dare accesso alle case piu' alte.
Le stradine interne comunque dovranno essere di larghezza sufficiente al transito delle auto per traslochi e simili.
Abbiamo previsto la possibilita' di avere auto elettriche collettive all'interno... Ma poi bisogna ricordarsi di riportarle al parcheggio... Ci si riuscira'?
Comunque su questo punto bisognera' poi vedere cosa penseranno gli abitanti dell'ecovilaggio dopo una settimana di pioggia.

COSA E' ALCATRAZ
A scanso di equivoci chiarisco ancora una volta che questo ecovillaggio non e' Alcatraz. La Libera Universita' di Alcatraz e' un centro culturale che ha spazi per dormire, mangiare (divinamente), tenere corsi eccetera. Le persone che ci lavorano non vivono ad Alcatraz, ma nei dintorni. Alcatraz non e' ne' un partito ne' una setta. Pratichiamo la buona cucina, le buone maniere, la comicoterapia e, a volte, il buon senso.
Non abbiamo sistemi per risolvere il problema della morte e del dolore ma pensiamo che in compagnia si soffra meglio.
Lo statuto di Alcatraz, che seguiamo scrupolosamente nella sua versione mai modificata del 1981, consta di pochi essenziali punti.
La vita e' bella ma gli spaghetti sono migliorabili.
La violenza e' inutile ma, soprattutto, faticosa.
Se ti danno uno schiaffo cerca di schivarlo.
L'universo adora chi dorme.
L'unione fa la forza, da soli ci si annoia.
Anche le formiche hanno i loro diritti.
Per capire meglio cos'e' Alcatraz vedi la presentazione-avviso agli ospiti "Questa casa non e' un albergo".
Ribadiamo: l'ecovillaggio e' un'entita' completamente indipendente che non ha nessun vincolo o legame prestabilito con l'associazione Alcatraz, e viceversa.
Ovviamente, essendo noi persone convinte che la vita sia l'arte dell'incontro, saremo sempre molto ben disposti alla collaborazione, quando e' amichevole, reciproca e basata sul mettere assieme le migliori qualita'.
L'ecovillaggio dal mio punto di vista nasce come progetto di costruzione di un posto. La mia responsabilita' finisce con la consegna delle case a chi le acquistera'. Poi ovviamente spero che le persone che sceglieranno di viverci siano capaci di grandi imprese collettive. Ma sarebbe truffaldino spacciare l'acquisto di una casa ecologica per la soluzione di tutti i problemi, lavoro compreso. E' una questione di chiarezza e io credo al potere della chiarezza e dico: facciamo un ecovillaggio. Io mi offro come garante dell'operazione, risolvo una serie di questioni strutturali: trovare la banca che finanzi l'operazione, trovare la ditta, trovare i progettisti, controllare i preventivi, e condurre in porto una progettazione condivisa di modo che l'ecovillaggio non sia frutto solo della mia fantasia malata ma vi sia un processo che riduca al minimo la possibilita' di errori (ma di certo ne faremo ugualmente). Dire: "Io mi occupo di tutto questo" e' gia' un azzardo spaventoso. Non posso dire: "E oltre ad avere una super eco casa in un posto favoloso con 2000 metri quadrati di verde e strutture collettive comprese nel prezzo avrete anche un fantastico lavoro creativo pagato profumatamente all'interno del meraviglioso team di lavoro degli abitanti dell'ecovillaggio". Sarebbe una presa per il culo. Non dipende da me. Dipende dalle capacita' dei singoli di lavorare e di collaborare. Costruire un ecovilaggio ha una difficolta' di livello 10, mettere insieme a lavorare anche solo 20 persone ha una difficolta' 10 mila!
Quindi spero succeda, ma non posso scriverlo nel mio programma. Non e' compito mio. E' una questione che riguarda la vita delle persone che verranno ad abitare l’ecovillaggio.
La cosa che mi spaventa di piu' in questo progetto e' la possibilita' di essere frainteso e di provocare false aspettative. Credo che sia essenziale chiarire subito chi fa cosa.
E fino a quando lo fa.
Il mio compito e' iniziato 17 anni fa quando ho cominciato a presentare progetti e domande e finisce quando si consegnano le chiavi di casa.
L'esistenza dell'ecovillaggio amplia le possibilita'. Come possedere il computer amplia le possibilita' di comunicazione.
Sono stato sufficientemente puntiglioso nel chiarire?
Lo spero perche' i grandi problemi nascono se non si chiariscono delle questioni microscopiche.
L’Ecovillaggio Solare amplia le opportunita'.
Diventare bravi a comunicare per trarne vantaggio
A proposito del darsi o non darsi regole condominiali.
Credo che si debba creare una situazione che apra alle possibilita', che sia strutturalmente rivolta verso la cooperazione, senza renderla obbligatoria.
Quindi non fisserei la necessita' di assemblee, spese collettive, gestione collettiva di bambini o altri servizi.
Andro' oltre: credo che il meccanismo assembleare sia intimamente perverso perche' porta all'emergere di pessimi impulsi verso il leaderismo, la scontro di potere, la zizzania e la scissione.
Da 30 anni vivo a Alcatraz e ho sperimentato con grande piacere la spontaneita' dello stabilirsi di nuovi codici.
Le persone tendono naturalmente verso la collaborazione. Regolamentare e' per me un errore.
Quello che vedo funziona e' il continuo lavorio delle relazioni a due.
Il gruppo e' l'insieme di queste relazioni tra due individui alla volta.
E' un percorso eccellente per prendere qualunque tipo di decisione.
A Alcatraz esiste un gruppo di una quindicina di persone che lavorano assieme, portano a scuola i figli, comprano la legna, lanciano progetti, organizzano feste eccetera senza bisogno di creare spazi e tempi vincolati per la discussione e senza bisogno di fissare turni, regole o obblighi.
Ugualmente non credo si possa progettare di fare la spesa assieme a priori.
Quando le persone inizieranno a vivere in un posto dove per lavare i panni hai una lavanderia collettiva e se devi organizzare la festa di compleanno di tuo figlio c'e' una sala a disposizione di tutti, dovrebbe venire spontaneo organizzare l'acquisto collettivo di pasta.
Cosi' come potrebbe venir voglia di creare un mercato interno di scambio: biscotti contro salsa di pomodoro.
Ma regolamentare questo e' un casino pazzesco ed e' noioso in modo infernale. Noi, ad esempio, continuiamo a scambiare beni al nostro interno senza tenere nessuna contabilita'. Semplicemente chi non risponde alla generosita' con la generosita' e' tagliato fuori.
Anche qui tutto avviene da se' attraverso il meccanismo delle relazioni a due.
Insomma non vorrei che chi sceglie di comprare una casa all'interno dell'ecovillaggio si debba poi sentire obbligato a una serie di scelte.
Facendo cosi' oltretutto rischiamo di radunare una banda di noiosissimi burocrati della convivenza. O di illusi che pretendono di decidere di creare una societa' comunista subito, senza fare i conti con i limiti e i problemi di ognuno. Si fa presto a cadere nella comune religiosa ideologica. Una cosa terribile che provoca solo rancori e dolori.

L'ECOVILLAGGIO SOLARE NON E' UNA COMUNE O UNA COMUNITA’.
E' un VILLAGGIO.
Con le sue forme necessarie di democrazia decisionale.
Ma una volta deciso che ci sono una lista di lavori da fare, salvo casi eccezionali, quei lavori si fanno tutti gli anni senza bisogno di nessuna assemblea.
Da questo punto di vista strettamente decisionale io poi non deciderei che ci sono tot ore di lavoro, ad esempio per la manutenzione, e che ognuno e' tenuto a contribuire con tot di ore del suo lavoro.
Questo e' un sistema che crea obblighi, discussioni sulla qualita' del lavoro svolto per la collettivita' eccetera. NO BUONO!
Io agirei esattamente al contrario: ci sono dei lavori da fare, si decide di farli, si cercano dei preventivi. Poi se qualcuno all'interno dell'ecovillaggio vuole farli se ne assume la responsabilita' come se fosse una ditta esterna. Questa modalita' semplifica enormemente i problemi.
E chi si occupa di chiedere i preventivi e sovraintendere i lavori per conto dell'ecovillaggio? Una sorta di amministratore di condominio, pagato come un amministratore di condominio, che puo' essere anche un elemento esterno all'ecovillaggio.
Io credo che il meccanismo di monetizzare i lavori da fare sia un modo per togliere problemi, discussioni, polemiche.
Se il lavoro dell'amministratore dell'ecovillaggio non va bene, si cambia amministratore.
E' semplice proprio perche' e' un lavoro pagato a fattura.
Se invece l'amministratore di condominio e' un lavoro volontario, chi lavora si sente che gli altri devono essere grati. E gli altri sono in difficolta' perche' non si puo' chiedere troppo a chi lavora su base volontaria non retribuita.
Diventa un verminaio. Una fabbrica di recriminazioni e rancori. E si perdono ore in chiacchiere inutili.
Nella vita il tempo e' la cosa piu' preziosa!!!
Attenzione, pero' all'interno dei membri dell'ecovillaggio i soldi possono non essere euro ma assegni della banca del tempo interna. Ma ci deve essere un chiaro corrispettivo tra lavoro e retribuzione.
Credo che piu' si semplifica il funzionamento di una collettivita' piu' le cose funzionano.
Le regole devono essere poche e veramente essenziali: non puoi svegliarmi la notte con la musica a tutto volume o perche' ti tira di suonare i bonghi su un albero, non puoi buttare l'immondizia sui prati e non puoi scassarmi i santissimi in qualche altro modo.
Le regole servono per i divieti essenziali.
E devono essere pochissime se vogliamo siano condivise e rispettate.
Poi ci sono gli auspici, il sogno. Che va coltivato con la pratica, non con le assemblee.
Insomma sono dell'idea di mirare basso, cercare di realizzare in modo solido obiettivi realmente raggiungibili.
Oggi non esiste un posto dove duecento persone possano vivere in modo ecologico, in mezzo alla natura, condividendo alcune strutture essenziali di servizio e di autoproduzione energetica, invece di possederle in modo individuale, senza aderire a una setta religiosa.
Non esiste un condominio che invece di richiedere spese costanti per il suo mantenimento e per i costi energetici produca, se ben amministrato, ricchezza.
Non esiste un posto concepito anche architettonicamente, per facilitare la collaborazione e il contatto umano.
Inoltre, vogliamo che tutto questo abbia un prezzo ragionevole e condizioni di acquisto e possibilita' di collaborazione al progetto, che facilitino chi ha meno denaro.
Fermiamoci qui. Che gia' e' un obiettivo gigantesco.
Ovviamente anche questo discorso e' un auspicio non una regola. Una volta che gli abitanti dell'ecovillaggio ne avranno preso possesso potranno decidere qualsiasi cosa. Se tutti impazziscono e decidono di rendere obbligatorio l'uso della gonna per maschi e femmine e l'obbligo di vestirsi solo di verde pisello e di verde pistacchio sara' una loro decisione. Ma dovra' essere unanime. Perche' chi compra non sottoscrivera' nessun obbligo a sottostare a nessuna regola stabilita dalla maggioranza.
A meno che non siano regole essenziali. Ma quelle non stanno nell'atto di acquisto, stanno nelle leggi dello stato.
Lo schiamazzo notturno e' un reato. Non ho bisogno di scriverlo nel mio regolamento interno. Lo scrivero' comunque perche' puo' essere tecnicamente utile ribadire alcune regole essenziali nel regolamento condominiale. Ma non si tratta di regole particolari ma di regole naturali. Ribadire l'ovvio, non e' regolamentare le scelte esistenziali. Sono due cose molto diverse.

COME SI PAGA IL MUTUO? CHE LAVORO FARO’?
Questo e' un argomento tosto.
Per parlare chiaro bisogna dire che dietro c'e' la questione della capacita' lavorativa dei singoli. Potremmo sognare e dire che saremo capaci di costruire occasioni di lavoro per tutti, che verranno da tutta l'Europa e dalla Papuasia a vedere com'e' bello l'ecovillaggio, che organizzeremo convegni, feste, realizzeremo libri e blog, venderemo mulini a vento e pannelli solari, produrremo erbe officinali e shampoo con fiori raccolti nella foresta.
Su attivita' lavorative possibili ho scritto un pezzo su http://www.jacopofo.com/?q=node/2343 AAA Progetto autoimpresa rivoluzionaria offresi.
Ma poi bisogna fare i conti con la realta', con la stanchezza, l'inesperienza, le ferite da curare...
In http://www.jacopofo.com/node/6418 ho cercato di dare un po' di informazioni sulle possibilita' reali di lavoro in agricoltura biologica.
Per il resto posso dire che molto dipendera' dalle persone stesse, dalle capacita' di lavoro e di relazione.
Quel che io posso fare sara' di dedicare a questo problema una parte degli incontri che faremo per condividere il progetto.
MA E' IMPORTANTE DIRE CHE L'ECOVILLAGGIO PUO’ RISOLVERE IL PROBLEMA DELL'ABITAZIONE. PUO' OFFRIRE ANCHE LA POSSIBILITA’ DI LAVORO, MA TROVARE LAVORO PER GLI ABITANTI DELL’ECOVILLAGGIO NON E' LO SCOPO CENTRALE DEL PROGETTO. PUO' DIVENTARE UN EFFETTO COLLATERALE SE (SE) UNA PERSONA E' CAPACE DI SVILUPPARE LE OPPORTUNITA' CHE L’ECOVILLAGGIO SOLARE OFFRE.

Gli ecovillaggi sono l'alternativa alle megalopoli
gli ecovillaggi offrono un modo di vivere a contatto con la natura
gli ecovillaggi aiutano le relazioni umane
gli ecovillaggi sono economicamente convenienti
gli ecovillaggi sono puliti
gli ecovillaggi sono più belli.


Contatti:

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Tel. 0759229776-0759229913.