Riprendiamo la presentazione di sezioni del diario di viaggio di Gianni, Valentina, Martino e Niccolo'. Li avevamo lasciati nella comunita' dell'Arche per ritrovarli oggi, ancora in Francia, nella Ferme du Collet. Di seguito il loro report:
E' così che ci accoglie la Ferme du Collet, con la sua bellissima insegna...
è ancora possibile fare qualcosa di semplicemente speciale...lavorare la terra con i cavalli, leggere a lume di candela, lavarsi con una bacinella di acqua scaldata su di una vecchia stufa, lavare i piatti con acqua scaldata con il forno solare, fare il bucato pedalando su una vecchia ciclette, andare alla toilette nel bosco con una zappetta e un pò di acqua... Case intonacate di terra cruda e fieno o canapa, riscaldate dalla serra e da 5 kg. di legna al giorno, alberi che crescono in salotto e tutto con materiale semplice e di riciclo... e soprattutto avere tempo per vivere insieme.
Tutto molto bucolico ma l'impatto è stato tutt'altro che semplice, ci troviamo a doverci adattare ad una situazione molto particolare. Ci sono di fatto tre nuclei con caratteristiche diverse. In pochi giorni dobbiamo adattarci a persone diverse, a cibi diversi, a modi diversi di vivere e di essere. I bambini sono semplicemente meravigliosi, ci stanno insegnando che basta poco per essere felici...
Durante la nostra permanenza alla ferme abbiamo deciso di dormire nel camper per sentirci un pò più a casa...ma abbiamo a disposizione una piccola cucina che condividiamo con una ragazza che è qui come woofer da un mese, (per avere più informazioni su che cos'è un woofer cliccate qui).
La Ferme du Collet è un ecovillaggio dove il minimo comune denominatore è ridurre l'impatto ambientale trovando forme di sussistenza legate alla natura. Una famiglia si occupa di coltivare il grano e di fare il pane da vendere, un altra produce Spirulina e produce formaggio di capra. Il terzo nucleo è una persona sola che ha deciso di passare la sua pensione in questo luogo per sentirsi di nuovo viva, utile, attiva. Infatti il suo orto è molto grande e ricco di diverse varietà di ortaggi.
Maria Teresa ci mette tutta la sua creatività nel coltivare il suo orto. Mi riempie il cuore vedere come una persona della sua età si metta in gioco e sia una risorsa per una comunità di persone.
Oggi ho letto che in Italia entro il 2018 si realizzerà la prima centrale nucleare!!! E i nostri bambini? E i loro figli? Per i nostri condizionatori? Le nostre insegne luminose e le illuminazioni giorno e notte? Per il nostro sprecare solo perchè le nostre tasche ce lo permettono. Mentre sono qui, mi assalgono un sacco di domande e anche un pò di tristezza. Vorrei che tutto il mondo potesse fermarsi un attimo tutti insieme e risvegliandoci da un triste incubo decidere di rifare tutto da capo in un modo più intelligente, nel rispetto della vita e degli altri...
La corrente elettrica e l'acqua.
Il loro modo di vivere si riflette nelle loro abitazioni, utilizzano la corrente a 12 volt, nonostante abbiano i pannelli fotovoltaici per la produzione della 220 volt che cedono alla rete... Utilizzano per la casa e per l'orto acqua piovana recuperata e immagazzinata in stagni e cisterne. Katia ci racconta e ci fa vedere il bidone con cui prende l'acqua di sorgente da bere una volta alla settimana da una fonte a circa tre Km. da casa (circa 20 litri). La cosa che più mi lascia perplesso è che non è una necessità perchè potrebbero avere il collegamento all'acquedotto, però è un bisogno interiore, di semplicità e di senso per la vita.
" Vivere semplicemente perchè gli altri semplicemente possano vivere" (Ghandi).
Stando con Katia abbiamo avuto la possibilità di vedere la coltivazione della Spirulina, un alga che permette di integrare la vitamina B12 senza l'uso della carne.
E Katia ci ha fatto visitare la sua serra
Abbiamo guardato la spirulina al microscopio
Abbiamo visto l'essicatoio solare e la spirulina essiccata, che abbiamo poi assaggiato tutti insieme condividendo un pasto interessantissimo di cibo vegetariano crudo molto nutriente!
I loro orti sono grandi e ci sono molte serre autocostruite anche con materiale di riciclo, ogni spazio anche vicino alle case vede qualche verdura crescere.
Riflessioni
Durante questa esperienza abbiamo sperimentato che l'acqua calda, la corrente elettrica, avere la doccia a disposizione tutte le volte che lo desideri, non sono cose scontate. Hanno un loro prezzo, un loro costo e un loro valore, non solo per noi, ma anche per il resto del mondo. Non posso fare a meno di sentire che il mio vivere nell'agio pesa sul resto del mondo. In questo ecovillaggio ognuno porta avanti qualcosa di unico, chi cerca di prodursi il più possibile quello di cui ha bisogno, chi di coltivare qualcosa di speciale in modo semplice e creativo. Il semplice vivere con poca illuminazione, mi arricchisce interiormente e mi mette davanti alle mie responsabilità di uomo, di padre, di minuscolo essere parte di questa incredibile creazione.
Una consapevolezza mi raggiunge, la troppa comodità mi ha assopito in un torpore che mi fa sembrare le cose inutili,essenziali. Più stiamo in contatto con la natura e quello che offre e più mi sento vivo, trovando risorse inaspettate.
Tornare a viaggiare per questo aspetto, quasi mi pesa sul cuore...