TRANSUMANZA

QUESTO BLOG E' IN VIA DI SUPERAMENTO. NE STIAMO TRASFERENDO I POST MIGLIORI SUL SITO DI VIVEREALTRIMENTI, DOVE SEGUIRANNO GLI AGGIORNAMENTI E DOVE TROVATE ANCHE IL CATALOGO DELLA NOSTRA EDITRICE. BUONA NAVIGAZIONE!

domenica 3 ottobre 2010

Hodos: Newsletter, Ottobre 2010.

La Comunità Hodos è costituita da un gruppo di persone che, all'interno di una prospettiva psicosintetica, intendono utilizzare e promuovere una serie di strumenti orientati alla progressiva integrazione delle molteplici parti del nostro Io, allo sviluppo della nostra unicità e della nostra creatività e, in definitiva, alla piena espressione del nostro potenziale umano.

In particolare, i gruppi, i seminari e i ritiri di Hodos si servono di una varietà di metodi, tutti orientati al motto della psicosintesi «conosci, possiedi, trasforma te stesso»: drammatizzazioni, meditazioni, esercizi bioenergetici, tecniche di coppia come lo «specchio», analisi di gruppo, pratiche corporee, e così via.
Per maggiori informazioni visita il nostro sito www.psicosintesi.org.
Puoi anche iscriverti al Blog di Fabio Guidi, dedicato all'applicazione della Psicosintesi nella vita quotidiana. Riceverai una mail ogni volta che sarà pubblicato un post.
Su un piano più teorico, approfondisci le tematiche psicosintetiche attraverso la nuova rubrica di Fabio Guidi sul portale www.riflessioni.it (magari iscrivendoti alla newsletter del sito per ricevere gli aggiornamenti)

Per iscrizioni o comunicazioni: info@psicosintesi.org

Autunno 2010
Gruppi di Psicosintesi


I Gruppi di Psicosintesi costituiscono l'attività di base del nostro Lavoro, in quanto strumento potente di osservazione e studio di sé.

I prossimi seguono il seguente calendario:


Ottobre 30-31
novembre 27-28

I Gruppi , vere e proprie immersioni nel lavoro psicosintetico, intendono offrire una reale concreta «esperienza» della Psicosintesi e non una semplice informazione teorica, che spesso costituisce l'alibi migliore per non lavorare veramente su di sé.
All'interno di questi gruppi sono utilizzati dramma-tizzazioni, esercizi bioenergetici, meditazioni e diverse altre tecniche di lavoro individuale, di coppia o di gruppo, mantenendo sempre l'attenzione su ciò che avviene 'qui e ora'. Segue l'elaborazione del materiale emerso secondo la prospettiva psicosintetica.
Si ricorda che il numero dei partecipanti è limitato e che è pertanto consigliabile, se interessati, prenotare per tempo. Maggiori informazioni possono essere richieste tramite e-mail.

Sabato 9 ottobre 2010
Attivazione Reiki(Primo Livello)

Iniziazione all'antico metodo di guarigione attraverso l'energia con le mani.
Il seminario si svolgerà il sabato pomeriggio e la domenica mattina, con la possibilità di essere ospitati per il pernottamento presso la comunità.
Durante il week-end verrà effettuata un'attivazione energetica personale e verranno forniti gli strumenti teorici e pratici per praticare l'autotrattamento e il trattamento agli altri. Verrà rilasciato l'attestato di Operatore di Primo Livello Reiki.
Conduce Elena Baldacci, Reiki Master secondo il metodo tradizionale Usui
Non sono necessarie abilità o conoscenze particolari. Maggiori informazioni possono essere richieste tramite e-mail.

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A partire da novembre verranno organizzati incontri mensili di approfondimento sulla bioenergia nella pratica del Reiki (solo per coloro che hanno già conseguito il Primo Livello).

Sabato 23 ottobre 2010
Seminario di Yoga

Pratiche di distensione muscolare, respirazione e rilassamento.
L'incontro si svolgerà dalle 9:30 alle 18:30.
A pranzo sarà offerto cibo biologico.
Conducono: dr. Daniele Morganti, Insegnante della Federazione Italiana Yoga
Ilaria Magonzi, Insegnante di Danza
Maggiori informazioni possono essere richieste tramite e-mail.

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Saranno promosse altre giornate di pratica a cadenza mensile.

Le condizioni esterne del «Lavoro»


G. I. Gurdjieff è un autore essenziale per afferrare determinati princìpi del Lavoro psicosintetico. In queste newsletter verranno offerti alcuni passi che illustrano il suo pensiero in proposito.
In generale, che cosa occorre per svegliare un uomo addormentato? Occorre un buon choc. Ma quando un uomo è profondamente addormentato, un solo choc non basta; è necessario un lungo periodo di chocs incessanti; di conseguenza occorre qualcuno per somministrare questi chocs. Ho già detto che se un uomo desidera svegliarsi, deve assicurarsi un aiuto che si incaricherà di scuoterlo durante un lungo tempo. […]
Vi è anche la possibilità di essere svegliato con dei mezzi meccanici. Si può fare uso di una sveglia. Il guaio è che l'uomo si abitua troppo presto a qualsiasi sveglia: semplicemente, non la sente più. Sono dunque necessarie molte sveglie e con suonerie sempre diverse. L'uomo deve letteralmente circondarsi di sveglie che gli impediscano di dormire. E anche in questo caso sorgono ancora delle difficoltà. Le sveglie devono essere caricate; per caricarle è indispensabile ricordarsene; per ricordarsene occorre svegliarsi sovente. Ma peggio ancora, un uomo si abitua a tutte le sveglie e dopo un certo tempo dorme ancora meglio.
Di conseguenza le sveglie devono essere costantemente cambiate, e bisogna sempre inventarne di nuove. Col tempo, ciò può aiutare un uomo a svegliarsi. Ora, vi sono poche probabilità che un uomo possa fare tutto questo lavoro di inventare, di ricaricare e di cambiare mezzi per svegliarsi, senza un aiuto esteriore. È molto più probabile che dopo aver incominciato questo lavoro si riaddormenti e che nel sonno sogni di inventare delle sveglie, di ricaricarle e di cambiarle, mentre invece dorme sempre più profondamente.
Perciò occorre, per svegliarsi, un insieme di sforzi coordinati. […] Ma per condurre a termine tutto questo ed ottenere dei risultati, un certo numero di persone devono lavorare assieme. Un uomo solo non può fare niente. […]
Un uomo, dunque, che voglia svegliarsi, deve cercare altre persone che vogliano esse pure svegliarsi, al fine di lavorare con esse. Ciò, tuttavia, è più facile a dirsi che a farsi, perché l'avvio di un lavoro di tal genere e la sua organizzazione richiede una conoscenza che l'uomo ordinario non possiede. Il lavoro deve essere organizzato e deve avere un responsabile. Senza queste due condizioni non può dare i risultati attesi e tutti gli sforzi sono vani. […] Il lavoro deve essere organizzato. E non può esserlo che da un uomo che ne conosca i problemi, gli scopi e i metodi, essendo lui stesso passato a suo tempo attraverso un tale lavoro organizzato.
Il lavoro comincia di solito con un piccolo gruppo. Questo gruppo è generalmente in rapporto con tutta una serie di gruppi analoghi di differenti livelli che costituiscono, presi nel loro insieme, ciò che può essere chiamato una ‘scuola preparatoria’. […]
La seconda importante caratteristica del lavoro dei gruppi, è che questi possono essere in relazione con qualche scopo, del quale coloro che incominciano il lavoro non hanno la minima idea, e che non può essere loro spiegato sino a che essi non comprenderanno l'essenza del lavoro, i suoi principi e le idee ad esso connesse. Ma questo scopo verso il quale essi vanno e che servono senza conoscere, è il principio equilibrante necessario al loro proprio lavoro e senza il quale il lavoro stesso non potrebbe esistere. Il primo compito è comprendere questo scopo, cioè lo scopo del maestro. Quando questo scopo è stato compreso, sebbene dapprima non pienamente, il loro lavoro diventa più cosciente, e quindi può dare risultati migliori. Ma, come ho già detto, accade sovente che lo scopo del maestro non possa essere spiegato all'inizio.»

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«Conosci, possiedi, trasforma te stesso» (R. ASSAGIOLI)