Con un po’ di ritardo ho il piacere di condividere con i lettori di Viverealtrimenti queste riflessioni dal monastero Santacittarama (letteralmente “Il Giardino del cuore sereno”) di Frasso Sabino, in provincia di Rieti. Il monastero è di tradizione Buddista Theravada — la più antica (il termine pali theravada significa difatti “insegnamento degli anziani”), oggi particolarmente radicata in Sri Lanka e nel sud-est asiatico — ed è legato al Lignaggio della Foresta Tailandese. È aperto a visite giornaliere e a soggiorni di alcuni giorni. Il tutto, è quasi superfluo dirlo, compatibilmente con le esigenze dei monaci. Si consiglia, pertanto, di telefonare in anticipo.
Un rinunciante
non tiranneggia nessuno.
La paziente tolleranza
è il vertice dell'ascesi.
Suprema meta
dicono i Buddha
è la profonda liberazione.
Dhammapada strofa 184
E’ sempre bene ricordarsi di quanto siano universali gli insegnamenti
del Buddha. Non tiranneggiare nessuno significa che siamo accurati in
tutte le nostre relazioni, compresa quella con noi stessi. Può succede
che coltiviamo la gentilezza verso gli altri mentre trattiamo noi
stessi in modi terribili. Quando insegnava la gentilezza amorevole, il
Buddha dava l’istruzione di iniziare dirigendo una grande quantità di
gentilezza interiormente. Se non sentiamo affetto per noi stessi,
allora dimostriamo gentilezza proprio verso questo essere: quello che
si sforza di provare un po’ di bene per se stesso.
Per alcuni ci può volere molto tempo per trovare una via attraverso i
vari strati di auto-giudizio e di disprezzo di sé e dunque esercitiamo
la pazienza; un’infinita pazienza. La ‘paziente tolleranza’ insegnata
dal Buddha è molto diversa dalla ‘sopportazione amara’ del rassegnarsi
a malincuore a qualcosa. Quella a cui miriamo è una pazienza imbevuta
di gentilezza.
Notate, inoltre, come questa pratica sia definita come il supremo
esercizio spirituale. Rifletto spesso su come tutti i maestri di vero
valore indichino la pazienza come una caratteristica essenziale per
chi percorre il cammino verso la meta suprema; ma nello stesso tempo,
non c’è modo di sviluppare questa virtù quando siamo in un bel
periodo. Quando invece le cose si mettono male, è lo spazio perfetto,
anzi, l’unico spazio, per coltivare la tolleranza paziente. Se avete
notato, questa strofa fa riferimento ai Buddha, al plurale, perché
tutti i Buddha hanno dato insegnamenti identici, nel corso del tempo.
Un bell’incoraggiamento!
Con Metta
Bhikkhu Munindo
(Ringraziamenti a Chandra per la traduzione)
° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° °
Santacittarama
Monastero Buddhista
02030 Frasso Sabino (RI) Italy
Tel: (+39) 0765 872 186 (7:30-8:30, tutti i giorni eccetto lunedì)
Fax: (+39) 06 233 238 629
sangha@santacittarama.org
(alternativa): santa_news@libero.it
www.santacittarama.org
www.forestsangha.org (portal to wider community of monasteries)
www.fsnewsletter (newsletter in English)
www.dhammatalks.org.uk (audio files)
Un rinunciante
non tiranneggia nessuno.
La paziente tolleranza
è il vertice dell'ascesi.
Suprema meta
dicono i Buddha
è la profonda liberazione.
Dhammapada strofa 184
E’ sempre bene ricordarsi di quanto siano universali gli insegnamenti
del Buddha. Non tiranneggiare nessuno significa che siamo accurati in
tutte le nostre relazioni, compresa quella con noi stessi. Può succede
che coltiviamo la gentilezza verso gli altri mentre trattiamo noi
stessi in modi terribili. Quando insegnava la gentilezza amorevole, il
Buddha dava l’istruzione di iniziare dirigendo una grande quantità di
gentilezza interiormente. Se non sentiamo affetto per noi stessi,
allora dimostriamo gentilezza proprio verso questo essere: quello che
si sforza di provare un po’ di bene per se stesso.
Per alcuni ci può volere molto tempo per trovare una via attraverso i
vari strati di auto-giudizio e di disprezzo di sé e dunque esercitiamo
la pazienza; un’infinita pazienza. La ‘paziente tolleranza’ insegnata
dal Buddha è molto diversa dalla ‘sopportazione amara’ del rassegnarsi
a malincuore a qualcosa. Quella a cui miriamo è una pazienza imbevuta
di gentilezza.
Notate, inoltre, come questa pratica sia definita come il supremo
esercizio spirituale. Rifletto spesso su come tutti i maestri di vero
valore indichino la pazienza come una caratteristica essenziale per
chi percorre il cammino verso la meta suprema; ma nello stesso tempo,
non c’è modo di sviluppare questa virtù quando siamo in un bel
periodo. Quando invece le cose si mettono male, è lo spazio perfetto,
anzi, l’unico spazio, per coltivare la tolleranza paziente. Se avete
notato, questa strofa fa riferimento ai Buddha, al plurale, perché
tutti i Buddha hanno dato insegnamenti identici, nel corso del tempo.
Un bell’incoraggiamento!
Con Metta
Bhikkhu Munindo
(Ringraziamenti a Chandra per la traduzione)
° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° °
Santacittarama
Monastero Buddhista
02030 Frasso Sabino (RI) Italy
Tel: (+39) 0765 872 186 (7:30-8:30, tutti i giorni eccetto lunedì)
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