La storia di Findhorn Foundation e’ alquanto “esoterica”. Ha inizio con la ricezione di messaggi ultramondani da parte di una donna, Eileen Caddy, manager assieme al proprio compagno Peter, in un hotel nel nord della Scozia. Siamo alla fine degli anni ’50. Al principio dei ’60, Eileen riceve un messaggio che la spinge a trasferirsi, con Peter ed il loro caravan, in un campeggio alle ultime propaggini del villaggio di pescatori Findhorn, non molto distante da Inverness (Scozia). Sarebbero rimasti li’ circa 14 anni, pensando all’inizio di rimanere tre mesi, assieme ai tre bambini e a Dorothy McLean. Quest’ultima avrebbe acquisito, nel tempo, una certa notorieta’ per la capacita’ di curare gli orti in piena cooperazione con gli “spiriti della natura” e “quell’intelligenza che sta dietro ad ogni pianta”, ottenendo ortaggi giganteschi che avrebbero destato un discreto clamore nel mondo intero.
Con l’avanzare degli anni ’60 e, poi, dei ’70, Eileen continua a ricevere quotidianamente messaggi ultramondani. Il fenomeno inizia ad attirare ricercatori spirituali, hippies, artisti, i primi studiosi della New Age e, con il consolidarsi dell’esperienza comunitaria, alcune famiglie.
Il 1980 è un anno di svolta nella storia di Findhorn: Eileen riceve un messaggio in cui le viene detto che il canale di comunicazione ultramondano sarebbe stato interrotto. E’ giunto difatti il momento che i findhorniani sviluppino la capacita’ di trovare la guida dentro di se’, senza ricorrere quotidianamente ad intermediari. La notizia ha ripercussioni shockanti; circa 100 membri lasciano la comunità nel giro di una settimana.
Nello stesso anno viene ancheacquistato il Caravan Park ed inizia dunque un graduale ma inesorabile processo di sostituzione dei caravans con case ecologiche per quanto, ancora oggi, roulottes, campers e furgoni occupino uno spazio cospicuo a Findhorn Foundation.
Oggi la fondazione ha 12 fiduciari che sono i responsabili legali della comunità e si riuniscono con cadenza annuale. A questi si affianca un manager-team ed ogni reparto (cucina, giardino, manutenzione e home-care, pubbliche relazioni, contabilità, programmi educativi ecc.) ha i suoi focalizzatori che si riuniscono una volta a settimana.
In generale, le decisioni vengono prese preferibilmente usando il metodo del consenso (dunque tendenzialmente all’unanimità) e coinvolgendo tutti i membri della comunità o, in casi particolari, ricorrendo ad una maggioranza corrispondente ai 2/3.
Alcune decisioni, tuttavia, possono essere prese da una minoranza illuminata, il management, composto dai diversi focalizzatori dei reparti principali. A livello
economico, oltre il 90% delle entrate della fondazione vengono dai programmi educativi (il processo educativo, a Findhorn, ha una chiara matrice olistica, esperienziale ed evolutiva), cui si affianca una piccola percentuale di donazioni.
Molte case, a Findhorn, sono quasi autosufficienti dal punto di vista energetico, potendo fruire dell’apporto di 4 mulini a vento ed avendo ciascuna un proprio sistema di pannelli solari per il riscaldamento dell’acqua.
Naturalmente tutto, nell’ecovillaggio, viene riciclato ed è anche stato approntato un sistema -che i findhorniani chiamano The living machine- di purificazione delle acque della fognatura del Park; un sistema completamente biologico per il quale vengono utilizzate specifiche colture. Sul fronte alimentare ancora la comunità non può essere autosufficiente.
Si offrono una media di 5000 pasti a settimana e gli orti comunitari non sono in grado di approvvigionare le cucine.
Molto viene dunque comprato fuori, soprattutto da aziende biologiche di persone coinvolte, pur indirettamente, nell’esperienza comunitaria.
Il decano tra gli ecovillaggi conta oggi oltre 400 membri -molti dei quali vivono tra il Caravan Park e lo splendido edificio di Cluny, dove Eileen e Peter lavoravano come managers negli anni ’50 e che stato in seguito acquistato dalla fondazione- ed è membro dell’UNESCO.
Findhorn Foundation
The Park, Forres Moray (IV36 OTZ).
Tel. 44 (0) 1309-690311
E-mail enquires@findhorn.org
Sito internet www.findhorn.org.