TRANSUMANZA

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sabato 28 agosto 2010

Bal Ashram (Varanasi): Newsletter Agosto 2010.

I lettori di Vivere altrimenti che non conoscono la realta' del Bal Ashram sono invitati a visitare la sezione rispettiva del sito gemellato per poi leggere la seguente newsletter con maggior cognizione di causa.

Cari amici,
Ogni anno la stagione dei monsoni, con la sua forza rigenerante, ci regala anche la possibilità di incontrare nuove creature. Le piogge sono ora copiose ed il fiume è tornato a vivere. Quest'anno sono arrivati anche i coccodrilli!
Lo scorso lunedì mattina alle cinque, impegnati nelle pulizie mattutine, la voce di Vishvanath (uno dei ragazzi più grandi), è riecheggiata improvvisamente per tutto l'ashram, immerso nel silenzio: “magarmacch – coccodrillo”. In un batter d'occhio eravamo tutti sulle scalinate dei nostri orti, ammutoliti, ad osservare il pacatissimo coccodrillo , immobile di fronte a noi, inabissarsi e riaffiorare ritmicamente nel fiume.
Nessuno ne aveva mai visto uno in città; nessuno a memoria d'uomo.
Il pensiero di tutti è stato quello di una “benedizione” elargita dal fiume. Il fiume, la dea Ganga , è rappresentato infatti da una donna, trasportata da un coccodrillo, a simbolo della fertilità delle acque e della capacità di trasformare positivamente forze considerate indomabili e pericolose.
In poche ore, sparsasi la voce del coccodrillo presente di fronte alle nostre scalinate, una folla di persone ha cominciato ad accalcarsi, richiamando anche l'attenzione dei media a caccia di scoop e notizie. Lo stupore reverenziale che aveva coinvolto tutti i bambini e noi dell'ashram ha lasciato il posto ad immediati tentativi di cattura dell'animale (fortunatamente senza buon esito) e scene di immotivata paura. In questa occasione abbiamo potuto apprezzare il comportamento rispettoso e le osservazioni responsabili ed intelligenti dei bimbi dell'ashram.
Nonostante lanci di pietre (da noi interrotti), urla e simili, il coccodrillo non si è mai allontanato dal perimetro esterno dell'ashram, continuando a nuotare avanti ed indietro, stazionando di fronte agli scalini che conducono dentro al nostro giardino. Così come era improvvisamente apparso al mattino, se ne è andato silenziosamente il giorno successivo, immergendosi senza più farsi rivedere. I nostri bimbi, durante il meeting serale, hanno poeticamente concluso che la dea Ganga è venuta a trovarli per un giorno, a visitare il loro ashram e ricordare loro di rispettarla, non inquinarla e ringraziarla sempre per tutti i doni che elargisce.
I mesi della stagione delle piogge sono i migliori per piantare nuovi alberi e dedicarsi ai lavori dei campi.

A fine luglio insieme a Girishji, il responsabile del progetto dell'eco park abbiamo organizzato una bellissima domenica con i bambini dell'Anjali school.
Dopo pranzo siamo partiti in barca per raggiungere l'altra sponda e dedicarci per l'intero pomeriggio a piantare 150 alberi tra manghi, limoni, guava, neem, e papaye.
La giornata è proseguita fino a tarda ora con una visita alla stalla, alcuni giochi di gruppo, la cena ed il rientro a casa con l'emozione di guadare una parte del fiume a piedi avvolti dal buio notturno (non c'era ancora traccia del coccodrillo!). Visto il successo della giornata si è deciso che sarebbe stato bello poter proporre la stessa esperienza ad altre scuole organizzando delle lezioni su “ambiente ed inquinamento” e poi coinvolgendo gli studenti a piantare alberi nei giardini delle loro scuole, così grigie e cementificate. Andrea e Lisa, due biologi italiani, sono tornati a trovarci anche quest'estate e prima del loro arrivo hanno preparato lezioni e poster per condividere le loro conoscenze con gli studenti. La prima scuola in cui abbiamo organizzato il loro intervento è stato un college femminile. Con sorpresa di noi tutti non c'erano gli studenti della scuola ad aspettarci ma un gruppo di cadetti femminili dell'esercito indiano in pieno addestramento militare (organizzato nei presidi della scuola). Nonostante l'inaspettato auditorium la giornata è stata molto sentita e la partecipazione molto attiva.
Per il secondo intervento siamo tornati invece
dagli amici di Sarnath, dove Andrea, ha parlato agli studenti (dalla classe VII alla XII) di inquinamento del suolo, dell'acqua e dell'aria, invitando tutti a riflettere sulle nostre singole responsabilità nonché semplici azioni quotidiane che possono fare la differenza. La discussione è stata accompagnata da diapositive e tradotta simultaneamente in hindi dal professore di scienze del progetto alice, che ha arricchito l'esposizione apportando esempi e riferimenti alla vita del villaggio, da cui la maggior parte degli studenti proviene.
Nel contempo cerchiamo di concretizzare ciò che idealmente auspichiamo per l'ambiente nella terra dell'eco park. Due nuove mucche sono arrivate incrementando la produzione del latte a 100 lt al giorno. La bufala ha partorito e gli orti cominciano a dare le prime verdure biologiche.
Le donne del progetto shakti hanno lavorato molto per poter presentare al meglio i prodotti dell'eco park e gli articoli che hanno imparato a confezionare, nel giorno della celebrazione di Guru Purnima, lo scorso 25 luglio.
Hanno allestito uno stand, al centro del giardino dell'ashram. Lo spazio ben visibile è stato visitato da tante persone e per tutto il giorno sono state impegnate a mostrare il loro lavoro.
Gli articoli più apprezzati: l'olio di semi di mostarda direttamente dai nostri campi, borse ed astucci di stoffa. Nituji, la sarta che coordina i corsi si è dedicata con tanta dedizione e cura per la preparazione di questo evento.
Al momento non sono partiti nuovi corsi a causa delle piogge e dell'impraticabilità della maggior parte delle strade. Le “anziane” del progetto shakti sono impegnate nel preparare le uniformi dei nuovi iscritti alla scuola.
Abbiamo riservato parte dei fondi raccolti per la scuola per le emergenze sanitarie. Da quando siamo arrivati abbiamo avuto tanti casi di febbre tifoide sia tra i bambini che tra gli insegnanti.
Sono stati necessari ricoveri ospedalieri e spese mediche prolungate. Abbiamo deciso di vaccinare alcuni bambini per il tifo, previo consenso dei genitori.
Sempre causa intemperie, la classe nursery non è ancora del tutto terminata; è agibile ed i bambini vi fanno già lezione ma deve ancora essere dipinta e completata negli interni.
Abbiamo deciso di acquistare dei solidi banchi e panche per le classi 3°, 2° e 1°. L'anno scorso avevamo ricevuto in regalo dei banchi di plastica e finto legno da un istituto privato di ripetizioni che era fallito. Più della metà si erano rotti dopo poche settimane ed erano anche divenuti pericolosi perché instabili. E' stata una spesa importante (50 euro per 1 banco dove possono sedersi 4 bambini + la panca). Ne abbiamo acquistati 21 pezzi; sono in legno massiccio e ferro. Dureranno per sempre!

E vi salutiamo caramente con un'immagine che vi illustra come nella vita comunitaria bisogna imparare a condividere ogni cosa con chiunque! A voi un esempio: il tiro del tappeto!
Chi se lo conquisterà? Moti, ancora cucciola (non nelle dimensioni) o gli intrepidi Soham e Suraj?
A presto,
Camilla e Lorenzo, Aghor Foundation, Varanasi - India