TRANSUMANZA

QUESTO BLOG E' IN VIA DI SUPERAMENTO. NE STIAMO TRASFERENDO I POST MIGLIORI SUL SITO DI VIVEREALTRIMENTI, DOVE SEGUIRANNO GLI AGGIORNAMENTI E DOVE TROVATE ANCHE IL CATALOGO DELLA NOSTRA EDITRICE. BUONA NAVIGAZIONE!

martedì 26 aprile 2011

Again about South East England Sustainable Village Project.

Today I've again the pleasure to present the South East England Sustainable Village Project, just using a founders' more accurate presentation.

Hello and welcome to the South East England Sustainable Village Project!

Our goal is to create a village which is cleverly designed to be practical, comfortable, and sustainable; where a community spirit will be encouraged without compromising privacy. We are deeply excited by this project, and if you would like to find out more, or want to get involved, please head over to our contact page.
Sustainability (abbreviated from Wikipedia)
This word is widely used and covers a wide variety of concepts including
“maintain”, “support”, or “endure”. It is commonly used to describe human sustainability on planet Earth as “development that meets the needs of the present without compromising the ability of future generations to meet their own needs, requiring the reconciliation of environmental, social and economic demands” – the “three pillars” of sustainability.
Aims

1. A way of living where the benefits of community living are balanced with the need for privacy at the personal and/or family level
2. An aim for eventual self sufficient in energy, water & food and closed-loop waste recycling.
3. Accessible cycling and public transport facilities
4. The option to work and earn income from within and/or outside the community boundaries
5. A traffic-free central sports/community centre and shopping area, accessible to and a focus of the community
6. Attractive to all ages and ethnic groups based on principles of mutual respect, support and tolerance
7. Democratic principles with freedom to disagree publicly with any policies but an acceptance of the verdict of the majority.
8. The community will necessarily be evolutionary – we cannot wait until everything is in place before we make a start.
9. To provide a focus in the South East Of England based on similar initiatives in other parts of the UK and world.
10. Reach out to experts in relevant technological and scientific fields such as biomimicry, architecture and waste management to ensure the village takes advantage of the latest advances.
11. Have a bit of fun :0)

What we are not

* A “Gated community”, restricting access to our site
* A New Age Commune
* A refuge for those unwilling to live/work in traditional English communities
* A spirituality based movement

We may choose to adopt

* A local currency to encourage inter-community trading, possibly with electronic payment cards to avoid cash.
* Local Exchange Trading Schemes (LETS)
* Car/Appliance/Equipment Sharing
* Electric Car Charging Points
* A policy to manage the growth of the community in terms of population and/or buildings
* A Housing Association if this is of any advantage.

For more information visit the website http://susvill.divydovy.com/

lunedì 18 aprile 2011

LUNA PIENA -- lunedì 18 aprile -- da Ajahn Munindo

Una mente sana è il migliore guadagno.
L’appagamento è la risorsa più preziosa.
Un amico fidato è il migliore congiunto.
Una libertà senza condizioni
è la massima beatitudine.

Dhammapada strofa 204

Comprensibilmente il Buddha indica la perfetta illuminazione come il
supremo stato di benessere. Identifica anche altre fonti di benessere.
La salute fisica e mentale sono benedizioni. E ugualmente vivere con
un senso di contentezza, non essere trascinati dall’abitudine a
criticare e lamentarsi. E l’essere fidati: qualcuno degno di fiducia
ci fa sentire di avere incontrato il migliore dei compagni. La fiducia
cresce nella misura in cui siamo onesti. Diminuisce nella misura in
cui siamo disonesti, con noi stessi o con gli altri. E l’aumento o la
diminuzione possono essere progressivi. Conta ogni istante in cui ci
si impegna a essere veri. Avrà un risultato salutare.

Con Metta,

Bhikkhu Munindo

(Ringraziamenti a Chandra per la traduzione)

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Santacittarama
Monastero Buddhista
02030 Frasso Sabino (RI) Italy

Tel: (+39) 0765 872 186 (7:30-10:30, eccetto il lunedì)
Fax: (+39) 06 233 238 629

sangha@santacittarama.org
(alternativa): santa_news@libero.it


www.santacittarama.org
www.forestsangha.org (portal to wider community of monasteries)
www.fsnewsletter.org (newsletter in English)
www.dhammatalks.org.uk (audio files)
www.allisburning.org (images of Theravada Buddhism)

mercoledì 13 aprile 2011

Tempo di vivere; un nuovo, promettente, progetto comunitario.

Nel lontano 28 marzo ho ricevuto questa e-mail cui ho risposto con la promessa di menzionare il nuovo esperimento comunitario nel progetto Viverealtrimenti (non foss'altro per un'assonanza nominale...). Una promessa che, fino ad oggi, non ho mantenuto e di cui mi rammarico. Anyway, dall'aereoporto di Ciampino, in attesa del mio volo per Londra, ho trovato il tempo per rileggere la mail in questione. Ho deciso di condividerla con i lettori di Viverealtrimenti che invito, naturalmente, a visitare il sito segnalato in basso. Con i migliori auguri per questa giovane esperienza, of course...

Ciao Manuel,
sono Katia e visito spesso, con enorme piacere, il tuo sito.
Ad ottobre del 2010, assieme a mio marito, il nostro piccolo Pietro, mia madre, il suo compagno e altri amici abbiamo iniziato ad accarezzare l'idea di creare una nuova vita, lontana dalle imposizioni dell'attuale società, ispirata alla condivisione e al rispetto della Persona intesa come essere Unico facente parte di un Tutto.
In questi mesi abbiamo "perso" per strada qualcuno (persone che amiamo e stimiamo enormemente, ma che, col tempo e le difficoltà, si sono rese conto che quello che volevamo creare non combaciava con il loro sogno), ma abbiamo guadagnato conoscenze, contatti e anche nuovi "amici" che hanno deciso di unirsi a noi, così è nato il progetto che abbiamo battezzato "Tempo di Vivere".
E' un nome che ci è piaciuto subito perchè rispecchia esattamente quello che vogliamo fare: riprendere in mano le nostre vite e il nostro tempo, Vivere, con la V maiuscola.
Siamo individui tutti diversi, per età, cultura e formazione, eppure ci sentiamo accomunati nel profondo da un Amore immenso per la natura, per il prossimo e, perchè no, anche per noi stessi.
Ci siamo resi conto che, pur non avendo realtà insoddisfacenti, c'è qualcosa che nelle nostre esistenze sentiamo in disaccordo col nostro essere più profondo, qualcosa che non ci permette di essere "felici" nel senso più pieno del termine. Non so dirti quando e come sia scattata questa molla, non so spiegarti come mai sia successo in tutti noi contemporaneamente, però è capitato e noi siamo stati pronti ad accogliere questa presa di coscienza a braccia aperte (in fin dei conti sai come si dice, "Il modo migliore per far svanire un miracolo è porsi troppi perchè"....ecco...noi questo "miracolo" di più coscienze risvegliate contemporaneamente ce lo vogliamo tener stretto).
In questi mesi ci siamo trovati di fronte a mille difficoltà, momenti di sconforto in cui la meta è sembrata sfuggirci di mano più di una volta, giorni in cui abbiamo avuto la necessità di fermarci e chiederci se saremmo stati pronti a dimenticare tutto e tornare indietro alle nostre solite giornate, scandite dai ritmi del lavoro e degli impegni pre-costituiti...eppure, nonostante gli ostacoli, nessuno di noi ha voluto desistere e così ora siamo qui a cercare quella che sarà la nostra nuova Casa, pronti a metterci in gioco, a conoscere persone con i nostri stessi spunti, ad incontrare chi, passo dopo passo, si sta muovendo verso un futuro diverso, chi ce l'ha già fatta (anche se siamo consci che non ci si può mai ritenere "arrivati").
Nel nostro peregrinare in cerca di informazioni e consigli siamo entrati in contatto con realtà che ci hanno incuriosito e affascinato, da cui sappiamo di poter apprendere tantissimo, con persone con cui stiamo mettendo in piedi le basi per meravigliose collaborazioni, gente che magari non vivrà fisicamente assieme a noi, ma sarà parte della nostra vita e del nostro progetto perchè crediamo fermamente che ciò che manca alla società come l'abbiamo vissuta finora sia proprio lo spirito di collaborazione e condivisione, il capire che diversità fa rima con ricchezza, e che ricchezza non è sinonimo di soldi.

Ecco, scusa se sono stata prolissa, ma ci tenevo a presentarci nel migliore dei modi....adesso passo ai fatti, perchè, se fosse possibile, mi piacerebbe vedere anche Tempo di Vivere nell'elenco delle Comunità Intenzionali ed Ecovillaggi in formazione in Italia.
Per cui....
Ciao, sono Katia, 39 anni, sposata e madre di un bimbo di 3 anni e mezzo....e sto realizzando il mio sogno....un sogno che si chiama Tempo di Vivere.

Ti lascio il link al sito dove abbiamo descritto il nostro progetto, spero tu abbia tempo e voglia di leggerlo, premettendoti che gli eventi che stiamo iniziando ad oganizzare serviranno ad aiutarci nello startup e che, tra le tante, abbiamo già visto una realtà in Toscana che potrebbe fare al caso nostro (dobbiamo mettere giù per bene le proposte da fare ai proprietari) e che settimana prossima dovremmo andare a visitare un'altra realtà vicino a Reggio Emilia che ci è stata proposta tramite amici.

lunedì 11 aprile 2011

Bal Ashram: newsletter Aprile 2011.

Dopo alcuni mesi di assenza, Vivere altrimenti ha nuovamente il piacere di ospitare una newsletter dal Bal Ashram di Varanasi.
Buona lettura
.

Cari amici,
sembra incredibile ma è già ora di tornare a casa! Altri dieci mesi al Bal Ashram sono velocemente trascorsi ed in un paio di settimane rientreremo in Italia per circa due mesi. In questi ultimi giorni tante sono le cose da organizzare sia per i prossimi mesi di vacanza dei bambini sia per la scuola (che chiuderà la prima settimana di maggio dopo gli esami finali).
Ma anche le settimane appena trascorse sono state impegnative: l'ashram si è trasformato in un reparto pediatrico. Io e Lorenzo, oramai “cresciuti”, avevamo completamente dimenticato le malattie infettive che tante volte ci hanno costretto a letto da bambini! Tra le tante possibili, chi si ricordava più degli orecchioni? Ora, ad epidemia superata, tutti i bambini ridono riguardando le foto dei loro faccioni, ma non è stato semplice gestirli tutti insieme (soprattutto per i più grandicelli che la prendono in forma più acuta e più dolorosa dei piccolini).
Fortunatamente gli orecchioni sono arrivati dopo la festa di holi , comunemente conosciuta come la festa dei colori (quest'anno celebrata il 20 marzo).
Tante le tonalità che si possono ottenere mescolando più colori così come tante sono le tradizioni religiose presenti in questo paese. Quest'anno, su suggerimento del monaco fondatore, si è pensato di far conoscere ai bambini i diversi pensieri religiosi che da sempre convivono in India. Nei testi scolastici governativi si riserva molto spazio a questo argomento ma come spesso accade rimane sempre un approccio teorico e mai esperienziale. Per questo la conoscenza dell'altro rimane per lo più vincolata ad ideologie e condizionamenti sociali. Mai come oggi per un convivere pacifico e tollerante è necessaria una reale comprensione del cosiddetto “altro” per scoprire che alla fine non è poi così diverso da noi; non solo studiando ma bussando alla sua porta, presentandoci e facendone conoscenza.

Abbiamo cominciato questo viaggio, visitando una gurudwara, luogo di culto della comunità sikh.
La visita è stata preceduta da una semplice lezione teorica in classe, grazie a del materiale che abbiamo richiesto direttamente ad un membro della comunità sikh. L'accoglienza è stata calorosa e l'esperienza per i bambini molto formativa ed entusiasmante. Interessante il post visita: i bambini sanno cogliere subito i valori universali che accomunano più che le differenze presenti.
Dopo il nostro rientro a giugno ci prefiggiamo di continuare questo progetto appena iniziato per conoscere altri nuovi amici!
Le donne del progetto shakti hanno terminato un altro ciclo trimestrale di scuola di cucito.
E vi salutiamo caramente condividendo con voi il “nascondiglio” più creativo che abbiamo mai visto. Un pomeriggio, giocando a nascondino, per decine di minuti nessuno riusciva più a trovare Gagana...quando qualcuno è venuto a chiamarci per mostrarci che un sacco si muoveva da solo!

A presto,
Camilla e Lorenzo, Bal Ashram – Varanasi, India

venerdì 8 aprile 2011

Yoga from authentic Indian tradition.

Continuando sull'onda del bilinguismo di questo blog, di seguito l'introduzione al prossimo testo della Vivere altrimenti Editrice: Yoga from authentic Indian tradition che non puo' non avere come maestro di riferimento Smriti Singh.

Below the foreword to the next book of Viverealtrimenti LTD: Yoga from authentic Indian tradition whose reference master is Smriti Singh

Benares 25/7/2010

Topic of this book is the ancient discipline of Yoga, with a particular focus on a specific school of Ashtanga Yoga (literally translated as “the eightfold limbs of yoga” and also known as “classical yoga”) settled in the hearth of Benares, one of the holiest town in India and, probably, the oldest living town in the world.
Founder and qualified teacher of the mentioned school (Om International Yoga Health Society) is Smriti Singh, born in Benares the 3th of December 1976. She will be presented with the deserved attention at the right time.
In this introduction it is more important to underline that the teachings of Smriti Singh, from authentic Indian tradition, made their way to Europe this year (Belgium and Holland) sponsored by Association Belge des Enseignants et Pratiquants de Yoga in the person of its President Vincent Destoop. It has been just a first step on the way of internationalization and in these days the staff of Om International Yoga Health Society are organizing a new European tour. Workshops of Ashtanga yoga will take place, very soon, in Belgium, Holland and Italy while students in Spain, France, England and U.S. are also ready to welcome their Master.
The spreading of these yogic seeds, from their strong spiritual Indian matrix, is coherent with a bigger phenomenon: the “irruption of India in the history”, the growing role of the country in the geopolitics of the world which can also represent a good presupposition for its deeper cultural influence.
The greatest historian of religions ― author of the bestseller Yoga; immortality and freedom — Mircea Eliade, prophesied, in the second half of 20th century, the political, economical and cultural centrality of Asia in the 21st one. Eugène Ionesco, dramatist in Académie française and very closed friend of Eliade, writing an “homage” in the sad occasion of his death, quoted the French scholar André Malraux who told: “21st century will be religious or will be not”. “It will be!” wrote Ionesco, “even thanks to the big work of Mircea Eliade” who, among other things, greatly contributed to the promulgation of ancient Indian wisdom, preparing the West to accept the reinforced worldly power of the Subcontinent.
It is commonly accepted, in fact, that Indian people are the most religious in the world.
The great Italian writer Alberto Moravia, author in 1962 of Un'idea dell'India (An idea of India) after a deep (even if not too long) visit in the country, presents It as “the country of religion”. Not of a particular one (Hinduism, Buddhism, Jainism, Islam) but of the “religion as existential dimension”. In other words, wrote Moravia, “everything is religion, in India!”.
Because of a more powerful presence of India in the world, can we hope the 21st century will be more religious than the former one? What I’m thinking is just that, probably, a religious 21st century cannot come out from Europe, U.S. and the secularized western world which has something different to offer to the global new man, for example the culture of social contract.
A more religious attitude in daily life, the achievement of “religion as existential dimension” can, instead, be the gift of India to future Humankind.
Benares represents, in the subcontinent, one fundamental tirtha (holy place), one jewel box where an ancestral spiritual knowledge has been preserved by what Mircea Eliade called “the corruption of the history”.
I think something from this treasure could be wisely invested in a necessary intercultural dialogue of post-modern age and a yoga-teacher of the level of Smriti Singh, who started to learn yoga before to learn to walk (from her mother, yogini as well), has all the resources to be among the protagonists of this difficult but suggestive mutual exchange.

This book develops in 5 chapters. In the first one we will provide an outline of Indian philosophy and a general introduction to yoga.
In the second chapter we’ll try to give basic information about the history of this ancient integral path of personal development, starting from the non-written sources, considering the work of Patanjali and other Indian authors, quoting without reserve the great contribute of the West to the discipline — through the mastership Yoga, immortality and freedom from the Romanian scholar Mircea Eliade ― as well as some important texts written by Indian authors. We will also consider the most relevant contemporary yoga teachers, presenting the today status of yoga discipline in western countries. Back to India with the third chapter, we will have the pleasure to narrate with crucial details the holy town of Benares, in the frame of which grew Smriti Singh and her Om International Yoga Health Society, protagonists of the ultimate two chapters. In the final one, many fundamental postures (asana) of Yoga, some breathing exercises (pranayama) and some simple but crucial gestures (mudra), performed by Smriti Singh, will be explained in their characteristics and benefits. In that case, the text will be supported by several photos made by a Canadian student of Smriti who is an excellent photographer: Eleonore Gauthier.
The frame of photos is the base of Dameka Stupa in Sarnath, around 15 kilometers from Benares, where Buddha had His first speech, in the sixth century B.C., “to move the wheel of Dharma”.

mercoledì 6 aprile 2011

SUSTAINABLE VILLAGE IN THE SE

E' tempo che questo blog diventi bilingue, che vada in controtendenza rispetto al penalizzantissimo provincialismo italiano anche in occasione di un imminente soggiorno di Viverealtrimenti a Londra e la prossima uscita di Yoga from authentic Indian tradition.
Di seguito un progetto di villaggio sostenibile nel sud-est dell'Inghilterra. La fondatrice e promotrice fa parte di un'associazione crudista. Chi volesse sapere qualcosa in piu' riguardo il crudismo, clicchi qui!

I'm gathering people who could be interested in being involved actively in building a sustainable village somewhere between Guildford and Brighton .
The project intends to be professional, efficient, innovative, ethical and to serve as a model for future similar developments. It will utilize cutting edge technology and top professionals who will be involved in every stage.
The ethos is to create a sustainable village which is cleverly designed to be practical, comfortable, and in harmony with nature; where a community spirit will be encouraged without compromising privacy. A place which welcomes the new technologies available and makes the most of them, it's about creating a model that works and encourages others to follow a similar path.
I am sure that there are enough people interested with the same vision, capable to make this project work. At the moment it is all in very early stages and ideas and contacts will be appreciated.
Please contact me if you wish to participate in this project my email is clausin79@hotmail.com and my phone number 07854029391

I look forward to hearing from you

Silvia Clausin
07854029391
www.TheRawDeli.co.uk

domenica 3 aprile 2011

Riflessioni per il giorno della luna nuova, domenica 3 aprile 2011.

LUNA NUOVA -- domenica 3 aprile -- da Ajahn Munindo

Con l’impegno, l’attenzione
la rinuncia e la padronanza di sé
il saggio fa di se stesso un’isola
che nessuna inondazione può sommergere.

Dhammapada strofa 25

Certe volte sembra che il Buddha si contraddica. Ci insegna a
coltivare la gentilezza amorevole verso tutti gli esseri, poi sembra
dirci che dovremmo isolarci. Tutti gli insegnamenti del Buddha sono
‘indicazioni’; non sono posizioni fisse. Gli fu spesso chiesto di
chiarire la sua posizione rispetto a una qualche visione filosofica.
In tutti i casi, il Buddha cercò di evitare di dare a chi faceva la
domanda una qualsiasi opinione a cui attaccarsi. Non si fissava su
niente; si sintonizzava con il Dhamma nel suo manifestarsi. Il
sentiero che ha insegnato è il Dhammavicaya, l’investigazione della
realtà. Diceva che ‘non poteva altro che indicare la via’, sta a noi
percorrere il cammino che ci ha mostrato.

Con Metta

Bhikkhu Munindo

(Ringraziamenti a Chandra per la traduzione)

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Santacittarama
Monastero Buddhista
02030 Frasso Sabino (RI) Italy

Tel: (+39) 0765 872 186 (7:30-10:30, eccetto il lunedì)
Fax: (+39) 06 233 238 629

sangha@santacittarama.org
(alternativa): santa_news@libero.it


www.santacittarama.org
www.forestsangha.org (portal to wider community of monasteries)
www.fsnewsletter.org (newsletter in English)
www.dhammatalks.org.uk (audio files)
www.allisburning.org (images)

sabato 2 aprile 2011

Una nuova, bella recensione per Viverealtrimenti.

Una bella recensione per il libro Comuni, comunita', ecovillaggi:

Splendida illuminazione, che apre a insospettate possibilità, sollecitando interrogativi e riflessioni. Questa è in sintesi la percezione, che si ha leggendo il libro serio, impegnato, bene articolato e ricco di riferimenti preziosi, libro, che è, tra l'altro, l'ultima tappa di un percorso, inziato con “ Comuni, comunità ed ecovillaggi in Italia “ e proseguito con “ Comuni, comunità ed ecovillaggi in Italia, in Europa, nel mondo “. Manuel Olivares è un giovane colto, laureato in sociologia , che vive e lavora tra Londra e l'India e che ha voluto che non si spegnesse nel cuore e nella mente la scintilla di una forte tensione ideale. La visione trasmessa lucidamente dall'opera è quella che guarda alla terra come bene prezioso da condividere e ai suoi abitanti come soggetti, che scelgono di vivere in una dimensione comunitaria sulla base di convinzioni, di ideali, di intuizioni, di bisogni, affidandosi spesso a forme di spontaneità creativa. L'avvio del testo è delicato e profondo. L'India , tra descrizione e sovrasenso, invade la scena con le immagini pregnanti e armoniose della vita, che scorre intorno e dentro la casa del Dharma, in cui si trova anche un tempio antico dedicato alla Dea, principio femminile della vita. L'autore nel primo capitolo fa un excursus storico delle forme di vita in comune, dalla Homakoeion di Pitagora, fondata nel crotonese nel 52 a.C. e dalle comunità iniziatiche degli esseni alle esperienze comunitarie del protestantesimo radicale, al movimento dei diggers, agli esperimenti del diciannovesimo secolo in Francia, negli Stati Uniti, in Palestina e, poi, nel ventesimo secolo in Ucraina, Spagna fino al movimento hippy e alla New Age. Il secondo capitolo, preceduto da un'importante riflessione dell'autore, tesa ad annullare tutte le banalità dette e scritte sulle esperienze di vita comunitaria, è dedicato alle comunità intenzionali nel mondo. Queste, ci fa capire Manuel Olivares, sono gruppi di persone, che scoprono di voler vivere insieme perchè condividono visione del mondo o particolari ideali. Si snoda, così, un viaggio dell'esserci nel tempo e nello spazio. Si profilano nuove possibilità e scenari inediti, verificando che ogni esperienza prende la voce e assume anche i colori del luogo, in cui nasce. Tra le preziose informazioni del capitolo quella sul GEN ( Global Ecovillage Network ), la rete mondiale degli ecovillaggi – villaggi fondati su criteri ecologici - , nata nel 1994 e alla quale aderiscono migliaia di realtà distribuite sul pianeta. Stati Uniti, India, Thailandia, Srilanka, Australia e Nuova Zelanda, Gran Bretagna, Danimarca, Francia, Germania, Russia, Portogallo sono toccati a volo radente. Ogni villaggio mostra il suo volto, il suo sguardo, la sua vitalità, la sue scelte. Il terzo capitolo, che ha come incipit il testo “ La Comune “ di Giorgio Gaber , si articola intorno alle esperienze comunitarie italiane, che fanno riferimento alla RIVE ( rete italiana villaggi ecologici ), al CONACRES ( coordinamento nazionale associazioni e comunità di ricerca etica, interiore e spitituale ) e alla R.B.I., che coordina l'esteso e variegato movimento comunitario italiano. E' uno spaccato interessante e, per me, inedito nella ricchezza delle sue proposte e delle sue realizzazioni. Tutta l'opera è una mappatura, che decostruisce pre-concetti e luoghi comuni, tracciando in uno straordinario montaggio un lungo sentiero, battuto soltanto in parte, tra soggettività e pratiche politiche diverse e, soprattutto, ipotizzando un rapporto stretto fra ontologia e politica ( qui intesa nella sua accezione originaria ), tra l'essere e il vivere. Importante è l'angolatura in questo libro: distaccata e partecipe insieme; essa fa di questa opera uno strumento serio di conoscenza e di diffusione del fenomeno comunitario, fenomeno aperto e stratificato. Manuel Oliveres libera la storia, che ciascuna esperienza racchiude, e la mette sulla pagina con stile colloquiale e fluido e con la passione dell'osservatore, che accoglie una particolare esperienza di vita, tra l'altro sempre in crescita, assieme alla lucentezza delle sue prospettive. La sua osservazione, così, appare investita da una luce atemporale e metafisica, che investe spirito e cose. La scrittura di questo autore, sempre misurata e controllata, scatena risonanze e attiva echi. Personalmente sento il dovere di ringraziare Olivares per aver prodotto un'opera importante, lontana davvero dai rituali e dagli stereotipi, che il tema avrebbe potuto richiamare.

Merys Rizzo