La consapevolezza ricettiva apre alla vita
la fuga nella distrazione
è un sentiero di morte
chi è consapevole è totalmente vivo
chi è distratto
è come fosse già morto.
Dhammapada strofa 21
Il Buddha elogiava la coltivazione della consapevolezza. Ma, in un
momento specifico, come riconoscere qual è il giusto oggetto di cui
essere consapevoli? Le cose che vediamo, i suoni, gli odori, i sapori,
le sensazioni e le impressioni mentali sono così variegate. Possiamo
semplicemente prestare attenzione alla natura mutevole, instabile di
tutte le cose fintanto che iniziamo a vederle come inaffidabili e non
veramente degne di attaccamento. Questo è essere consapevoli della
peculiarità dei ‘contenuti’ dell’esperienza. Cosa accade se
applichiamo la consapevolezza al ‘contesto’ dell’esperienza? La
peculiarità del contesto in cui tutti gli oggetti dell’attenzione si
manifestano è la stessa?
Bhikkhu Munindo
(Ringraziamenti a Chandra per la traduzione)
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