Agire o osservare
Il risvegliato
può solo indicare la via:
siamo noi a doverla percorrere.
Chi con saggezza riflette
e intraprende il sentiero
è libero dai ceppi di Mara.
Dhammapada strofa 276
“Che sforzo dovrei fare? Dovrei fare qualcosa per questa situazione o semplicemente osservare la
mente?”. Questi momenti di ‘non so’ sono preziosi. L’incertezza non va considerata un fallimento. In effetti
perdiamo qualcosa d’importante se abbiamo fretta di spingerli da parte. La realtà è che non so cosa fare e in questo non c’è necessariamente niente di sbagliato. Ma se sono completamente presodall’impulso a sfuggire la sofferenza, perdo la verità della situazione, così com’è, e la possibilità di imparare da essa. Con la fiducia che nasce dal nostro impegno ai precetti possiamo permetterci di aver fiducia nell’essere pazienti e consapevoli del ‘non so’, e delle sensazioni scomode che ne derivano.
Sentite la forza dell’impulso a scappare dal 'non so', a volerlo risolvere; rifiutate caparbiamente di essere tirati in avanti. Possiamo provare ad aspettare finché la sensazione di essere spinti in avanti si placa e con calma ascoltiamo cosa l’intuizione ci suggerisca di fare.
Con Metta
Bhikkhu Munindo
(Ringraziamenti a Chandra per la traduzione)
° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° °
Santacittarama
Monastero Buddhista
02030 Frasso Sabino (RI) Italy
Tel: (+39) 0765 872 186 (7:30-10:30, eccetto il lunedì)
Fax: (+39) 06 233 238 629
sangha@santacittarama.org
(alternativa): santa_news@libero.it
www.santacittarama.org
www.forestsangha.org (portal to wider community of monasteries)
www.forestsanghapublications.org (books, e-books and audio files)
www.allisburning.org (images of Theravada Buddhism)
www.saddha.it (amici del Santacittarama)
Il risvegliato
può solo indicare la via:
siamo noi a doverla percorrere.
Chi con saggezza riflette
e intraprende il sentiero
è libero dai ceppi di Mara.
Dhammapada strofa 276
“Che sforzo dovrei fare? Dovrei fare qualcosa per questa situazione o semplicemente osservare la
mente?”. Questi momenti di ‘non so’ sono preziosi. L’incertezza non va considerata un fallimento. In effetti
perdiamo qualcosa d’importante se abbiamo fretta di spingerli da parte. La realtà è che non so cosa fare e in questo non c’è necessariamente niente di sbagliato. Ma se sono completamente presodall’impulso a sfuggire la sofferenza, perdo la verità della situazione, così com’è, e la possibilità di imparare da essa. Con la fiducia che nasce dal nostro impegno ai precetti possiamo permetterci di aver fiducia nell’essere pazienti e consapevoli del ‘non so’, e delle sensazioni scomode che ne derivano.
Sentite la forza dell’impulso a scappare dal 'non so', a volerlo risolvere; rifiutate caparbiamente di essere tirati in avanti. Possiamo provare ad aspettare finché la sensazione di essere spinti in avanti si placa e con calma ascoltiamo cosa l’intuizione ci suggerisca di fare.
Con Metta
Bhikkhu Munindo
(Ringraziamenti a Chandra per la traduzione)
° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° °
Santacittarama
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Fax: (+39) 06 233 238 629
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