TRANSUMANZA

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lunedì 1 dicembre 2008

Il futuro dell'India.

In apertura di settimana credo meriti citare quanto ha scritto Federico Rampini -autore dello splendido L’impero di Cindia (Mondadori 2006) di cui consiglio a tutti la lettura- sul blog rampini.blogautore.repubblica.it.
VivereAltrimenti e’ un progetto divulgativo nato in India, a Goa per la precisione e si e’ soffermato molte volte a raccontare, in un modo o nell’altro, frammenti del subcontinente. Quel che e’ successo ultimamente non puo’ dunque non coinvolgere questo blog che cercherà di mantenere il passo con l’evolvere degli eventi.
Prima di dare la parola a Rampini un solo commento: da tempo sto pensando di scrivere un libro sull’India, vivendovi la maggior parte del mio tempo da circa tre anni ed una definizione lapidaria su cui mi sono talora soffermato, parafrasando un celebre romanzo di Pier Paolo Pasolini e smentendo molti luoghi comuni è: un paese violento!
Sembra che l’attualità mi stia dando tristemente ragione ma non voglio cedere al pessimismo; è anche un paese che ha sempre dimostrato di avere tanti, infiniti recuperi, risorse nascoste e inesauribili. Rampini:


Quali conseguenze avra` nel lungo periodo questo “undici settembre di Mumbai”? E’ possibile che cambi in profondita` i connotati dell’India come la conosciamo? La democrazia indiana oggi e` confrontata esattamente agli stessi dilemmi dell’America dopo l’attacco alle Torri Gemelle: quanta liberta`, quanto rispetto dei diritti umani e` compatibile con la lotta al terrorismo? Sappiamo la risposta che ha dato l’America negli otto anni di Bush: il Patriot Atc, Guantanamo, Abu Ghraib. E l’India ha vicino a se` anche un altro modello perfino piu` muscoloso di risposta al terrorismo: ricordate cosa fece la Cina prima delle Olimpiadi per liquidare ogni minaccia islamica tra gli uiguri dello Xinjiang. Ma l’India e` una nazione molto speciale. E’ perfino piu` multietnica degli Stati Uniti, al suo interno ha 150 milioni di musulmani che non possono certo essere isolati con un cordone sanitario. In passato chi provo` a imporre scorciatoie autoritarie lo pago` duramente: negli anni Settanta Indira Gandhi per avere imposto lo stato di emergenza ando` incontro a una pesante sconfitta elettorale e fu cacciata all’opposizione. Certo oggi la pericolosita` dell’attacco e` senza precedenti, e puo` far deragliare di colpo il miracolo economico indiano. Nei prossimi mesi si vota per rinnovare il Parlamento federale di Delhi, e il dibattito elettorale sara` dominato dal terrorismo. E’ una fase delicata, perche` l’India e` da molto tempo “l’Occidente dell’Asia”, un modello unico di democrazia e liberta` applicato a una grande nazione emergente, e le sue reazioni a questa tragedia saranno cruciali per il mondo intero.