TRANSUMANZA

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giovedì 27 gennaio 2011

Ecovillaggio/Cohousing Subbiano (Arezzo).

Dopo molti post dedicati all'India, Vivere altrimenti torna ad occuparsi di esperienze comunitarie, presentandone una nuova, "in progress" che sembra davvero promettente. Cito da http://ecovillaggiosubbiano.blogspot.com/

Il progetto: la capacità di immaginare il futuro

Nella primavera del 2010, un piccolo nucleo di famiglie e cittadini emiliani e toscani ha dato il via ad un percorso di progettazione partecipata per la realizzazione di un ecovillaggio ispirato ai principi della permacultura, agricoltura naturale, cohousing e decrescita felice. Al gruppo si sono presto uniti anche nuclei provenienti da L'Aquila, Roma e Napoli. Lo scopo è quello di creare una collettività socio-economica-solidale autosufficiente dal punto di vista energetico, idrico ed alimentare. Per rispondere con azioni concrete alla crisi economica, culturale ed ambientale che caratterizza i nostri tempi. Una straordinaria esperienza di condivisione per restituire agli individui la capacità di immaginare il futuro. Ricavare più tempo libero per sé e per gli altri. Restituire la forza del sogno per non essere più schiavi di un sistema sociale che a poco a poco ci sottrae il bene più prezioso che abbiamo: la VITA!
Nello stesso periodo, è stata individuata una proprietà ideale allo scopo, una vallata protetta di 34 ettari nel comune di Subbiano, in provincia di Arezzo. Sul sito insistono tre casali da ristrutturare per un totale di 1200 mq. calpestabili ed un'area edificabile per la costruzione di nuovi interventi in bioedilizia per un totale di 3600 mq. calpestabili. Nell'ecovillaggio potrebbero trovare quindi posto fino a 30/40 nuclei famigliari. Al momento il primo gruppo di insediamento è composto da 7 nuclei e procederà, inizialmente, compatibilmente con i costi, ad una prima fase che prevede l'acquisto e il recupero dei casali dove potrebbero trovare posto fino a 10/12 nuclei.
Chiunque fosse interessato può contattarci all'indirizzo mail progettosubbiano@gmail.com, richiedendo, tra l'altro, di prendere visione del Manifesto degli intenti elaborato dal primo gruppo di insediamento.