TRANSUMANZA

QUESTO BLOG E' IN VIA DI SUPERAMENTO. NE STIAMO TRASFERENDO I POST MIGLIORI SUL SITO DI VIVEREALTRIMENTI, DOVE SEGUIRANNO GLI AGGIORNAMENTI E DOVE TROVATE ANCHE IL CATALOGO DELLA NOSTRA EDITRICE. BUONA NAVIGAZIONE!

giovedì 28 giugno 2012

Profumo di donna

Dopo una bella serata trascorsa ieri con il regista Ugo Gregoretti, padre di Filippo, amico e prossimo autore della Viverealtrimenti con la raccolta Cronache psicogeografiche, storie di ordinaria schizofrenia (di Pippo abbiamo già pubblicato alcuni estratti su questo blog, cliccare qui), ho pensato di riprendere il filone cinematografico di Viverealtrimenti. Parlavamo ieri di quello che io considero un capolavoro del cinema italiano: Profumo di donna, di Dino Risi, con Vittorio Gassman (1974).
E' fortunatamente disponibile su you tube, pur frammentato in 5 puntate.
Di seguito una breve scheda del film, scaricata da You Tube:

Profumo di donna è un film del 1974, diretto da Dino Risi, tratto dal romanzo Il buio e il miele di Giovanni Arpino.
Presentato in concorso al Festival di Cannes 1975, è valso a Vittorio Gassman il premio per la migliore interpretazione maschile. Ai premi Oscar 1976 ricevette due nomination come miglior film straniero e migliore sceneggiatura non originale.Dramma della solitudine firmato da Risi e interpretato da uno strepitoso Gassman
In permesso premio, il soldato e studente Giovanni Bertazzi si ritrova ad accompagnare Fausto, capitano non vedente in congedo, in un movimentato itinerario da Torino a Napoli. Ma scopre ben presto che il suo compagno di viaggio non è un uomo qualunque. Intelligente, fiero, pieno di vita nonostante il suo impedimento, Fausto svela sin dalle prime battute la sua grande passione: le donne. Si vanta di riconoscerle dal profumo e, col suo prodigioso intuito, lascia a bocca aperta il suo giovane accompagnatore, mostrando di sapere veramente tutto del gentil sesso, come della vita. Ma, una volta a Napoli, ad attenderlo è Sara, molto più giovane, e segretamente innamorata di lui. Fausto la respinge con crudeltà, con lo stesso cinismo che ha dimostrato a Giovanni lungo il viaggio. Eppure, dietro la maschera di sarcastico viveur, il capitano nasconde un ultimo, inconfessabile desiderio. Dal romanzo di G. Arpino, un dramma travestito da commedia. È una storia di solitudine, solo apparentemente giustificata dalla condizione soggettiva del non vedente. L'isolamento di Fausto ha radici ben più intime e profonde. La sua cecità diventa paradossale nel confrontarsi coi suoi simili che, pur avendo occhi per vedere, non sono in grado di "guardare" al di là delle apparenze, come Giovanni quando, durante la sosta a Genova, scambia per donna un travestito, o quando non comprende l'infedeltà della sua ragazza; come il cugino sacerdote, che tenta di giustificare il male con le sue artificiose parole di fede, quelle che Fausto considera "balle, retorica"; come l'amico Vincenzo, altrettanto non vedente, ma privo della perspicacia che contraddistingue il capitano. È tutto un mondo di "ciechi", sembra dire il regista, mentre l'unico a vederci chiaro è chi non si ferma all'idea della percezione visiva. Solo Fausto infatti intuisce il dolore che si cela nella realtà, e proprio in questa coscienza, che lo separa dal mondo circostante, risiede la sua vera solitudine. "Sono l'undici di picche... la carta al di fuori del mazzo" dirà al suo incredulo accompagnatore, che non lo capirà mai fino in fondo. Eppure, nell'innocente e tormentato amore di Sara, sembra aprirsi uno spiraglio di luce. Ed è verso la fine che ci si rende conto che Profumo di donna è anche (o soprattutto) un'insolita storia d'amore. Tutto l'opposto del fuorviante remake con Al Pacino, che concentra l'attenzione sul più convenzionale rapporto maestro-allievo, falsando l'intensità introspettiva ed emotiva che pervade il lavoro di Dino Risi e l'insuperabile interpretazione di Vittorio Gassman.

Interpreti e personaggi
Vittorio Gassman: Capitano Fausto Consolo
Alessandro Momo: Giovanni Bertazzi
Agostina Belli: Sara
Moira Orfei: Mirka
Torindo Bernardi: Vincenzo
Alvaro Vitali: Vittorio, il barista
Franco Ricci: Tenente Giacomino
Elena Veronese: Michelina
Stefania Spugnini: Candida
Marisa Volonnino: Ines
Sergio Di Pinto: Raffaele
Vernon Dobtcheff: Don Carlo
Musiche - Armando Trovajoli

Dopo la prima tranche di 22 minuti  e 42 secondi, cliccare sul primo quadrante in alto a sinistra per vedere la seconda e così di seguito fino alla quinta.
Buona visione!

mercoledì 27 giugno 2012

Piergiorgio Odifreddi racconta Russel

Torniamo oggi a presentare le belle lezioni del Caffè Filosofico su Viverealtrimenti.
Di seguito la lezione del filosofo Piergiorgio Odifreddi su Bertrand Russel.
Per riprendere il bandolo delle puntate precedenti del Caffè Filosofico, cliccare qui!
Buona visione!

sabato 23 giugno 2012

Frammenti da L'Ecovillaggio Solare

Condivido oggi un paio di video di presentazione del progetto dell'Ecovillaggio Solare, promosso da Jacopo Fo poco distante da Alcatraz. Il progetto verrà anche presentato domani alla festa di Legambiente a Vicenza nel corso dell'incontro Insieme, decrescita e sostenibilità; l'esperienza di ecovillaggi e comunità intenzionali cui parteciperà anche Viverealtrimenti.
Buona visione!


lunedì 18 giugno 2012

LUNA NUOVA -- lunedì 18 giugno -- da Ajahn Munindo.

Chi è erudito nel Dhamma
ma non vive
in accordo con esso,
come un mandriano
che brami le bestie altrui
non gusta i benefici
del percorrere la Via.

  Dhammapada strofa 19

Anche se possedessimo l’ultimo modello di computer, ad alta velocità e
ad alta definizione, se non imparassimo come usarlo, sarebbe di ben
poco valore per noi. Il messaggio di questo insegnamento è che, anche
se quel che pensiamo e crediamo è importante, conta di più come
viviamo gli insegnamenti nelle azioni fisiche, verbali, mentali, cioè
come pratichiamo. Se siamo stati istruiti nella capacità di usare la
mente per pensare, siamo fortunati. Il nostro compito ora consiste
nello sviluppare questa abilità di pensare ‘riguardo’ a qualcosa fino
a che ci conduca a ‘conoscere’ la cosa. Il Buddha non voleva che ci
accontentassimo di recitare le scritture e sgranare rosari di
preghiere, voleva che riuscissimo a lasciar andare il pensare errato e
‘conoscere’ realmente la pace dimorante. Sicuramente, dovrebbe essere
questa la nostra meta.

Con Metta
Bhikkhu Munindo

(Ringraziamenti a Chandra per la traduzione)

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

Santacittarama
Monastero Buddhista
02030 Frasso Sabino (RI) Italy

Tel:             (+39) 0765 872 186       (7:30-10:30, eccetto il lunedì)
Fax: (+39) 06 233 238 629

sangha@santacittarama.org
(alternativa): santa_news@libero.it


www.santacittarama.org
www.forestsangha.org (portal to wider community of monasteries)
www.forestsanghapublications.org (books, e-books and audio files)
www.allisburning.org (images of Theravada Buddhism)
www.saddha.it (amici del Santacittarama)

giovedì 14 giugno 2012

Messaggio da Mahavatar Babaji

La crisi finanziaria mondiale non lascia indifferenti i grandi yogi...

Attendendo "[...] sulle orme di Paramhansa Yogananda"

Uno dei prossimi libri in uscita con la Viverealtrimenti Editrice è Verso il darshan; sulle orme di Paramhansa Yogananda, di Bhakti Binod.
In attesa che i tempi maturino per questo nuovo testo, condivido volentieri con i lettori di questo blog-magazine un video di presentazione del capolavoro Autobiografia di uno yogi, nella versione originale del 1946, pubblicata dagli amici di Ananda Edizioni.
Dopo il video, un breve stralcio dal capitolo 49 della terza edizione di Autobiografia di uno yogi che credo meriti attenzione per la sua attualità.
Buona visione e buona lettura



I grandi maestri dell’India che hanno dimostrato vivo interesse per l’Occidente hanno compreso bene le condizioni dell’epoca moderna.
Essi sanno che fino a quando le virtù distintive dell’Oriente e dell’Occi-dente non verranno assimilate maggiormente in tutte le nazioni, la situazione del mondo non potrà migliorare. Ciascun emisfero ha bisogno di ciò che di meglio ha da offrire l’altro.
Nel corso dei miei viaggi in varie parti del mondo ho osservato tristemente grandi sofferenze: in Oriente sofferenza soprattutto sul piano materiale, in Occidente, principalmente sul piano mentale o spirituale.
Le nazioni si dibattono nella morsa dolorosa di civiltà non equilibrate. L’India, la Cina e altri Paesi orientali possono trarre grande beneficio dall’emulazione della capacità pratica nella gestione degli affari, l’efficienza
materiale, di nazioni occidentali come l’America. I popoli occidentali, d’altra parte, necessitano di una comprensione più approfondita delle basi spirituali dell’esistenza, e in particolare delle tecniche scientifiche
elaborate dall’India già nell’antichità per consentire all’uomo di raggiungere la comunione consapevole con Dio.
L’ideale di una civiltà sviluppata in modo compiuto ed equilibrato non è una chimera. Per millenni l’India è stata un paese illuminato dal punto di vista spirituale e, nel contempo, ha goduto di una diffusa prosperità materiale. La povertà degli ultimi 200 anni costituisce, nella lunga storia dell’India, soltanto una fase karmica transitoria. Per secoli e secoli “le ricchezze delle Indie” furono proverbiali nel mondo. L’abbondanza materiale, oltre che spirituale, è espressione strutturale di rita, la legge cosmica o naturale rettitudine. Non vi è alcuna parsimonia nel Divino e neppure nella Sua dea dei fenomeni, la rigogliosa Natura.
Le Scritture indù insegnano che l’essere umano viene attratto su questa terra per apprendere, in modo sempre più completo in ciascuna vita successiva, i modi infiniti in cui lo Spirito può manifestarsi, in tutte le condizioni materiali, esercitando su di esse un costante dominio. L’Oriente e l’Occidente stanno imparando questa grande verità in modi diversi e dovrebbero condividere volentieri le loro scoperte. È indubbio che il
Signore sia lieto che i Suoi figli terreni si sforzino di raggiungere una civiltà mondiale libera dalla povertà, dalla malattia e dall’ignoranza della propria anima. L’oblio da parte dell’essere umano delle risorse dell’anima
– risultato di un uso improprio del libero arbitrio – è la causa alla radice di ogni altra forma di sofferenza.

Vivere insieme: comunità intenzionali, ecovillaggi e co-housing. Una risposta alla crisi della modernità!


Il 24 Giugno, Viverealtrimenti interverrà alla Festa di Legambiente a Vicenza (Festambiente Vicenza 2012), nello spaziodibattiti Insieme, decrescita e sostenibilità: l'esperienza di ecovillaggi e comunità intenzionali. Di seguito, un documento preparato per l'occasione.
 
Le comunità intenzionali sono nuclei di alcune decine o centinaia di persone che, al contrario delle comunità spontanee — borghi, paesi, città — nascono dall’intenzione di realizzare, collettivamente, obiettivi di vario ordine e grado.
Le prime comunità intenzionali, storicamente documentate, furono quelle degli esseni, in Palestina, attive tra il secondo secolo avanti Cristo ed il primo secolo dopo Cristo.
Nel tempo, il fenomeno ha assunto caratteristiche e peculiarità diverse: messianiche, utopiche, esistenziali e, negli ultimi 40 anni, ecologiche.
Oggi, difatti, si tende soprattutto a parlare di comunità intenzionali ecosostenibili (ecovillaggi), in cui vengano scrupolosamente valorizzate l’agricoltura biologica, la permacultura, la bioedilizia e le energie rinnovabili oltre a forme, non meno importanti, di “ecologia sociale” che ne fanno laboratori di “democrazia diretta”, metodologie decisionali completamente orizzontali (ad esempio il metodo del consenso) e, non di rado, di una pedagogia a “misura di bambino”.
Non viene, ovviamente, trascurata, negli ecovillaggi, “l’ecologia della persona”, con conseguente valorizzazione di diverse pratiche salutiste, di personal development e di crescita integrale ed una particolare attenzione alla medicina olistica non invasiva.
Nel 1994 vede la luce il GEN (Global Ecovillage Network), la rete mondiale degli ecovillaggi.
Con la nascita del GEN  (http://gen.ecovillage.org), da diversi anni ONG dell’ONU,  inizia una fase di interscambio tra ecovillaggi fino a quel momento tendenzialmente isolati, in un movimento con ambizioni di miglioramento della qualità della vita e di salvaguardia del patrimonio ambientale planetario.
Al momento aderiscono al GEN circa 15000 comunità ecosostenibili, molte delle quali organizzate in reti nazionali.
Dopo appena due anni dalla fondazione del GEN, nel 1996, vede la luce la RIVE (Rete Italiana Villaggi Ecologici; http://www.mappaecovillaggi.it) che, similmente al GEN nel mondo, ha una funzione di coordinamento dell’eterogeneo movimento comunitario italiano.
Per riportare quanto scritto nel suo statuto: «la RIVE riconosce come ecovillaggi le realtà costituite da almeno cinque persone adulte che si ispirano a criteri di sostenibilità ecologica, spirituale, socioculturale ed economica, intendendo per sostenibilità l’attitudine di un gruppo umano a soddisfare i propri bisogni senza ridurre, ma anzi migliorando le prospettive per le generazioni future».
Al momento sono coinvolti nella RIVE — che tuttavia non esaurisce la variegata costellazione comunitaria italiana — una trentina di progetti di ecovillaggi-comunità, alcuni ad uno stato embrionale, altri con una storia di oltre 25 anni.
Liminale con il mondo delle comunità intenzionali e degli ecovillaggi è il fenomeno del co-housing, particolarmente diffuso in Nord Europa, Stati Uniti, Canada, Australia e Nuova Zelanda. Generalmente meno radicale e non di rado “metropolitano”, si concreta in nuclei abitativi (vecchie strutture recuperate o edifici, di nuova costruzione, concepiti e realizzati all’uopo) in cui accanto agli inevitabili spazi privati, vengano valorizzati molte spazi comuni: lavanderie, sale hobby, ludoteche, biblioteche, orti, eccetera. A progetti di co-housing aderiscono persone eterogenee: nuclei famigliari con o senza bambini, singles e, non di rado, pensionati. In nord Europa esistono addirittura senior-cohousing, concepiti e realizzati con una particolare attenzione alle esigenze di cohousers anziani.
Comunità intenzionali, ecovillaggi e co-housing rappresentano diverse espressioni di una stessa esigenza: vivere insieme.
Questa può senz’altro rappresentare una possible risposta all’articolata crisi — ambientale, economica, culturale ed esistenziale  —  della modernità. 
Vivere insieme, in virtù della condivisione di molti oggetti — dalle automobili, agli elettrodomestici, per fare solo gli esempi più banali —, dell’autoproduzione e di una maggiore razionalizzazione delle spese “costa meno” tanto in termini economici quanto in termini ambientali.
Vivere insieme, oltre ad essere un antidoto all’alienante solitudine delle metropoli, alla crisi di istituzioni tradizionali come la famiglia, è in piena sintonia, nei paesi maggiormente sviluppati, con il consolidamento dei cosiddetti valori post-materialisti: più attenzione all’ambiente ed alla qualità della vita, parità tra i sessi, solidarietà, maggiore attenzione alla crescita interiore e meno ad un’ipertrofica crescita economica.
Scegliere di vivere in un co-housing o in un ecovillaggio, oggi, può rivelarsi dunque saggio e ne è prova un cospicuo aumento delle esperienze di vita comunitaria in Italia e nel mondo.
Per citare, ad esempio, un’intervista ad Alfredo Camozzi, presidente uscente della RIVE, gli incontri estivi della rete, negli ultimi anni, hanno avuto una frequentazione al di là dell’immaginabile ed un uguale interesse si sta registrano a livello internazionale.
In breve, credo si possa tranquillamente affermare che il movimento delle comunità intenzionali, degli ecovillaggi e del co-housing stia crescendo di scala e nulla escluda che possa contribuire seriamente a promuovere, nel medio periodo, una conversione degli stili di vita, nella direzione di una maggiore sostenibilità e nella riscoperta degli antichi/moderni valori del vivere comunitario.

Manuel Olivares


Per approfondimenti:


-Manuel Olivares, Comuni, comunità, ecovillaggi, Viverealtrimenti, 2010.

-www.viverealtrimenti.com, con un ricco database di comunità intenzionali ed ecovillaggi in Italia, in Europa, nel mondo.



martedì 12 giugno 2012

Vesak 2012 al Santacittarama.

Testo e video ripresi dal sito dell'Associazione Amici del Santacittarama (Saddha), cui aderisce anche Viverealtrimenti

Il Vesak è la ricorrenza in cui si celebrano la nascita, l’illuminazione e la dipartita del Buddha, tradizionalmente cade nel plenilunio di Maggio ed è una delle feste più sentite. Secondo il calendario buddhista thailandese il 2012 è connesso ad una celebrazione particolarmente di buon auspicio, perchè ricorrono i 2600 anni dall’Illuminazione del Buddha.
Per tutti quelli che non hanno potuto partecipare all’evento al Santacittarama (il 27 Maggio 2012), Joy e Jen, che ringraziamo, hanno provveduto a filmarlo.



La giornata si è svolta seguendo questo programma:

10:00 arrivo degli ospiti
11:00 Pindapata (questua) del riso e condivisione del pasto.
Pausa
13:00 Raduno nella tenda
Offerta di candele e incenso al Buddha
Riconferma dei Tre Rifugi e dei cinque precetti
Canti di benedizione (Paritta)
Meditazione
Discorso di Dhamma
Processione attorno alla statua del Buddha

lunedì 11 giugno 2012

Ce n'est qu'un début.

E' finalmente finito il lungo lavoro di aggiornamento del sito di Viverealtrimenti. Potete dunque visionare la pagina Comunità intenzionali ed ecovillaggi, con un ricco database di realtà comunitarie in Italia, in Europa e nel mondo. Non manca una sezione sui lavori in corso ed i networks comunitari in Italia.
Chiunque volesse divulgare un progetti di comunità intenzionali ed ecovillaggi o contenuti inerenti scriva pure a info@viverealtrimenti.com. Ne approfitto per segnalare che il testo Comuni, comunità, ecovillaggi è ora in vendita, sul sito, scontato del 15% sul prezzo di copertina. Le spese di spedizione a domicilio sono a carico di Viverealtrimenti. Presto inizieranno i lavori della sezione inglese del sito.

lunedì 4 giugno 2012

LUNA PIENA -- Vesakha Puja -- lunedì 4 giugno 2012.

Quando sinceramente apprezziamo
la benefica purezza delle nostre azioni
siamo ricolmi di gioia;
sia ora che in futuro
celebriamo la gioia.

  Dhammapada strofa 16

La nostra comprensione iniziale degli insegnamenti del Buddha può
portarci a pensare di dover sempre evitare l’attaccamento. Una
comprensione più sottile rivela in quello sforzo una mancanza di
purezza: l’attaccamento all’ideale che non ci si deve attaccare. Non
che sia sbagliato, solo, è un approccio iniziale, e se pratichiamo
bene, arriveremo a capire che non porta alla libertà dalla sofferenza.
Quando iniziamo veramente a lasciar andare l’attaccamento, incluso
quello ai nostri preziosi ideali, quello che scompare non sono le
nostre sane aspirazioni, ma l’ignoranza della realtà del qui e ora.
Iniziamo ad apprezzare che quando c’è gioia possiamo goderla,
pienamente. E quando arriva la sofferenza, possiamo accettarla,
pienamente, e imparare qualcosa di più della vita. Impariamo
osservando gli effetti delle nostre abitudini ad attaccarci, che è ben
diverso dalla semplice idealizzazione del non-attaccamento. E possiamo
aver fiducia che l’integrità che nasce dall’osservazione dei precetti
si prenderà cura di noi. Nella misura in cui smettiamo di ignorare la
realtà di questo momento ci sentiamo in grado di abbandonarci
totalmente a questo momento.

Con Metta
Bhikkhu Munindo

(Ringraziamenti a Chandra per la traduzione)

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

Santacittarama
Monastero Buddhista
02030 Frasso Sabino (RI) Italy


Tel:             (+39) 0765 872 186       (7:30-10:30, eccetto il lunedì)
Fax: (+39) 06 233 238 629


sangha@santacittarama.org
(alternativa): santa_news@libero.it

www.santacittarama.org
www.forestsangha.org (portal to wider community of monasteries)
www.forestsanghapublications.org (books, e-books and audio files)
www.allisburning.org (images of Theravada Buddhism)
www.saddha.it (amici del Santacittarama)

sabato 2 giugno 2012

Il Caffe' filosofico su Viverealtrimenti: Heidegger

...Spiegato da Gianni Vattimo.
Per riprendere il bandolo delle puntate precedenti del Caffè filosofico su Viverealtrimenti, cliccarequi!

venerdì 1 giugno 2012

Dall'Economia Poetica alla SalvAvanguardia.

Ho il piacere di lasciare spazio ad un progetto ampio ed articolato degli amici Mario e Giulietta che, tra gli altri, hanno anche un bel rapporto di collaborazione con il Progetto Viverealtrimenti.
Buona lettura!

Siamo Giulietta e Mario e facciamo parte della corrente artistica della SalvAvanguardia, salvaguardia dell'ambiente e della cultura e avanguardia umana e artistica; con l'Economia Poetica, progetto di vita e culturale, facente parte della RIVE, Rete Italiana Villaggi Ecologici, portiamo avanti un' OperAzione Artistica territoriale dando valore ai beni comuni e relazionali.
Ispirandoci a Joseph Beuys... "Il concetto di arte sarà inteso in senso antropologico come ARCHITETTURA SOCIALE creata da più persone"
ogni azione è portatrice di bellezza e armonia, in un ottica Eucratica (dal greco Eu: bene, bello) dove il sano e saggio principio governa i nostri animi e muove i nostri passi.
Applichiamo le 3T dell'Economia Poetica (Trasformazione, Trasitiva, Territoriale) e le 8 R della Decrescita (Rivalutare, riconcettualizzare, ristrutturare, ridistribuire, rilocalizzare, ridurre, riutilizzare, riciclare) e le 7 Leggi spirituali del successo di Deepak Chopra.
Questi sono ingredienti fondamentali della nostra poetica di vita e tutto il nostro Operato ne è impregnato.
Coinvolti in diverse attività sul territorio abruzzese diamo vita a ambienti abbandonati, quartieri dormitorio, nello specifico operiamo a Molino San Nicola (Bellante, Teramo), quartiere circolare immerso nel verde sulle rive del fiume Tordino. Insieme ai sensibili abitanti abbiamo dato vita al Comitato di Quartiere (www.molinosannicola.eu) che si fa promotore di tutte le esigenze dei cittadini, stanchi di aspettare partiti lenti e macchinosi, arricchendo lo spazio e gli animi di belle iniziative, valorizzando il bene comune e intessendo relazioni umane. Siamo partiti da un porta a porta, e un pranzo sociale..ora la popolazione è diventata attrice sociale e responsabilizzandosi è pronta a ridisegnare l'immaginario!
Operiamo anche nella Riserva del Borsacchio, Roseto..con un RistoPorto: Itaca..un bivacco sul mare.
Con gli abitanti della zona, in particolare un' associazione (L'AngoloC) e pellegrini di passaggio abbiamo costruito un accogliente luogo di ristoro, punto di partenza per sensibilizzare la gente a un passaggio più saggio, mettendo dei secchi della spazzatura, proponendo delle raccolte di rifiuti, informando della preziosità di quello che ci circonda e come ogni nostro atto può modificare la realtà.
Ed ecco Pangea, terra di amici che aspirano a creare una situazione comunitaria, ospitano anche un circolo Blues e fanno musica e ritrovi..noi li sosteniamo collaborando attivamente con loro e proponendo metodi di comunicazione alternativi, atti a fluidificare e armonizzare sentimenti e bisogni di ognuno e del luogo.
Il nostro scopo è creare Rete..che sorpassa le Rate..ed è per questo che abbiamo formato la R.E.A. Rete Ecologica Abruzzese, un occasione di confronto delle varie realtà sul territorio, da coausing, a ecovillaggi, a singoli, artigiani, contadini, artisti, attori..tutti coloro che vibrano nello stesso sentire sono ben accolti, per lo scambio delle arti e dei mestieri...ovviamente si lavora presso L'Assoluto..l'Universo ripagherà il tutto...è funziona a meraviglia!!
Perciò in una Economia Poetica: Baratti, Scambi...sul piano materiale
e Barconote sul piano relazionale: una fattispecie artistica di valore infinito, ispirata da Giacinto Auriti (Scec) e trasformata.
Passata in dono, come una barca che passa di mano in mano nell'oceano umano, riconosce il valore illimitato e gratuito dello scambio presente, tra due o più persone, di Sensibilità e Empatia al mondo. Rende Responsabile e Consapevole chi la riceve di essere portAttore ogni istante di questa bellezza e gli ricorda di manifestarla ovunque e comunque.
Porta al suo interno delle informazioni relative a luoghi o eventi sul territorio Italiano atti ad arricchire il patrimonio comune: relazionale e materiale;
spostando l'immaginario si trovano nuove soluzioni e opportunità di vita...
Stiamo Operando con il C.I.R. Corrispondenze e Informazioni Rurali, Rete esistenete da più di 15 anni, nel supportare con un mutuo appoggio le realtà nascenti,
rivolte verso l' autoproduzione, ecoreversibilità, sostenibilità, valori comunitari, nuovi modi relazionali e comunicativi più efficaci e soddisfacenti (comunicazione empatica, ecologica, metodo del consenso..), rapporti con la terra più rispettosi (l'orto sinergico e la permacultura), stessi valori della R.I.V.E., con la differenza che questa rete interviene con 2 raduni all' anno, chiamata dal luogo che fa trovare tutto il materiale pronto e alla fine di ogni incontro esce un giornalino, appunto il C.I.R.. Si mantiene con le offerte libere dei partecipanti e si autogestisce interamente.
Ora passetto dopo passetto le varie reti sul territorio italiano, Cir, Rive, Genuino Clandestino, Campi Aperti, Terra Terra, Decrescita felice, Mag, Gas, Des...e tanti tante altre si stanno unendo in un ottica di Rete delle Reti, dove la diversità è la ricchezza...ma prima l'inizio è dentro di noi, consapevoli di essere NOI attori sociali, "ognuno vale ed è fondamentale!" con le nostre scelte possiamo trasformare la realtà che ci circonda..tutto è come è perchè NOI ci siamo distratti..lavoro, figli, mutui, soldi..cibo...ci siamo DeResponsabilizzati..dando in mano a chi? Ora è arrivato il momento di rimettersi in gioco..sulla scena ATTORI SOCIALI Scolpiamo la società a nostra immagine e somiglianza!! Operiamo dentro di noi e intorno a noi, nel nostro territorio, quartiere, provincia e regione..si parte dal piccolo e si espande ovunque dalla riva all'orizzonte sull'intero contintente e un efetto risonante che unisce i destini eleva i cammini e fa degli incontri empatici la viva ricchezza di tutti!
ep
se
sat
ta

grazie per l' ascolto..buon cammino