TRANSUMANZA

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lunedì 19 gennaio 2009

Il Dalai Lama ad Auroville.

In principio di settimana, sono felice di divulgare una comunicazione/invito, pervenuta da Auroville (www.auroville.org), in occasione della terza visita del Dalai Lama nella "città nella giungla".

Sua Santità il Dalai Lama — il nostro Patrono — si è reso disponibile per inaugurare il Padiglione della cultura tibetana, appena completato. Si terrà dunque una breve funzione la mattina del 20 gennaio 2009.
Nel pomeriggio, Sua Santità inviterà membri ed amici di Auroville ad una funzione pubblica dietro il padiglione. Il tema della sua conferenza sarà “l’unità umana e la responsabilità universale”.
Sua Santità il Dalai Lama ha visitato per la prima volta Pondicherry ed Auroville nel 1973. Il 17 gennaio ha incontrato la Mère nell’ashram di Sri Aurobindo. Il giorno dopo ha visitato l’area, allora ancora in costruzione, di Auroville.
Venti anni dopo, il 23 e 24 dicembre 1993, Sua Santità ha visitato una seconda volta Auroville per gettare le fondamenta del Padiglione della cultura tibetana.
Questa del 20 gennaio sarà la sua terza visita.
Nel dicembre 1989, Sua Santità il Dalai Lama è stato insignito del Premio Nobel per la pace. Questo evento straordinario ha impresso una nuova direzione alla sua vita. In occasione dell’accettazione del Premio, ha dichiarato che il suo massimo pensiero era per l’umanità tutta: “non ha importanza da quale parte del mondo si provenga; sostanzialmente siamo tutti, allo stesso modo, esseri umani. Tutti cerchiamo la felicità cercando di evitare la sofferenza. Abbiamo tutti gli stessi, essenziali, bisogni e preoccupazioni. Tutti noi esseri umani vogliamo la libertà ed il diritto ad auto-determinare il nostro destino, come individui e come popoli. Questa è la natura umana”.
Negli anni seguenti il suo concetto di “responsabilità universale” si è sviluppato ed è diventato il nucleo del suo pensiero politico. Ha ripetuto più volte che questo è il suo primo impegno in questa vita (i suoi due altri impegni sono, nell’ordine: il dialogo inter-religioso e la causa del Tibet).
Nel corso degli ultimi anni, ovunque Sua Santità vada, insegna che l’etica è l’unica via per salvare il pianeta dall’auto-distruzione. Questo vale non solo nei campi dell'ambiente, delle imprese, dell’amministrazione o dell’istruzione, ma in tutti i campi della vita. Per lui il rispetto dell’etica o dei valori umani significa che l’umanità dovrebbe essere, costantemente, al centro dei nostri pensieri. Questo è ciò che egli chiama “responsabilità universale”.

Appuntamento il 20 gennaio 2009 presso il Padiglione della cultura tibetana (vicino al Visitor’s Center) alle 14:30 pm. Per motivi di sicurezza, pubblico, ospiti e persone della stampa avranno un posto a sedere per le 14.00.
Non verranno ammessi: borse, telefoni cellulari e telecamere.

Grazie per la collaborazione