TRANSUMANZA

QUESTO BLOG E' IN VIA DI SUPERAMENTO. NE STIAMO TRASFERENDO I POST MIGLIORI SUL SITO DI VIVEREALTRIMENTI, DOVE SEGUIRANNO GLI AGGIORNAMENTI E DOVE TROVATE ANCHE IL CATALOGO DELLA NOSTRA EDITRICE. BUONA NAVIGAZIONE!

martedì 30 marzo 2010

Batosta meritatissima per la sinistra!

Viverealtrimenti, come sanno coloro che seguono questo blogmagazine con una certa regolarità, non tratta molto di politica. Tuttavia qualche considerazione, di tanto in tanto, credo possa essere spesa.
A margine di neolitiche appartenenze ideologiche, dell’essere ideologicamente di destra o di sinistra, in una prospettiva manichea peculiarmente italiana che faremmo bene a relegare nel novecento, credo che la nuova sconfitta elettorale della sinistra in Italia sia stata del tutto meritata. La sinistra italiana si ostina difatti a non avere delle idee, a non avere programmi, come sostiene lo stesso Beppe Grillo che, con la sua lista, si è pregiato di aiutare la destra in più di un frangente in queste ultime elezioni regionali.
In compenso, ha continuato ottusamente a focalizzarsi su di un unico bersaglio: “Silvio Berlusconi”. Io mi chiedo quante lezioni servano alla stolta intelligentsia di sinistra per capire che ossessionare gli italiani con Silvio Berlusconi, italiani che hanno problemi molto pratici e molto seri che nelle passate legislature la sinistra non e’ stata minimamente in grado di affrontare, rappresenti una strategia politicamente perdente.
Ho avuto il piacere/raccapriccio di seguire, su internet, Rai per una notte, alla vigilia di queste regionali. Io oramai non sono più molto avvezzo alla tracotanza ed agli atteggiamenti stolidamente blasè di coloro che continuano a considerarsi “intellettuali di sinistra” e dunque non ho potuto non avere un moto di compassione per Santoro, Travaglio, lo stesso Benigni. Gad Lerner lo ricordavo, francamente, meno rattrappito ma la persona su cui voglio spendere appena due parole di critica è Luttazzi.
Trovo che il suo intervento a Rai per una notte sia stato quanto di peggio la sinistra potesse partorire alla vigilia di queste elezioni. Il cattivo gusto ed un’attitudine che credo qualunque essere senziente, non ottenebrato ideologicamente, possa definire semplicemente “teppistica” l’hanno fatta da padrona. Patetica la partecipazione emotiva, sopra le righe, del popolo bue presente in sala, che ancora non ha adeguatamente spostato le lancette del proprio orologio, non avendo capito che è questo modo barbaro di far politica ad “essere finito” non, come diceva Luttazzi, Silvio Berlusconi, che continua ad incassare vittorie per i loro continui travasi di bile.
Un’inquadratura iniziale del viso di Luttazzi ne proponeva un’espressione che io definirei, senza eufemismi, da psicopatico e l’intero suo intervento trovo sia stato nulla più di un delirio di una persona psicologicamente disturbata. Puntuale in diversi passaggi (è chiaro che conosca il suo mestiere) ma è notorio che anche persone diagnosticate psicotiche, quando non schizofreniche, possano dar prova di eloquio brillante, di acume e grande lucidità, al punto da mettere in crisi gli stessi psichiatri.
L’uscita di Luttazzi sugli sgravi fiscali del governo Berlusconi alle donne che si depilino le vagine, in diretta continuità con alcune allusioni alle “troie” ― ovvero ad alcuni scandali che la sinistra becera ha anche tentato di utilizzare in occasione delle precedenti elezioni, di maggio 2009 (solo per perdere ancora) — credo rasenti davvero il reato penale.
La battuta successiva, stando alla quale alcune donne avrebbero perplessità a radersi la vagina perché “fa molto minorenne” ed il commento successivo: “appunto”, può rappresentare difatti una chiara allusione a tendenze pedofile del nostro premier.
Io credo che il termine “minorenne” sia stato suggerito a Luttazzi (non credo ci sia arrivato da solo) per evitare, come si suol dire, di “tirare troppo la corda” perché è del tutto noto che la vagina senza peluria sia peculiare delle bambine più che delle minorenni.
Ricordo una lontana intervista che feci ad un ragazzo che aveva avuto un’esperienza di detenzione nel carcere di Marsiglia. Mi raccontava che, un giorno, l’intera struttura entrò in grande subbuglio. Correva voce che avessero arrestato un pedofilo (pédophile, in francese) e che lo stavano trasferendo in una cella di isolamento per preservarlo dal supplizio che gli avrebbero riservato gli altri detenuti. Questi, al passaggio dello sventurato, sbattevano i bicchieri metallici sulle sbarre e urlavano, ruggivano inferociti: pédophile. Alle urla seguivano minacce del tipo: prima o poi dovrai uscire dalla tua cella, prima o poi qualcuno di noi ti sorprenderà da solo e allora ti taglierà la gola!
La pedofilia è una delle perversioni peggiori dell’essere umano e chi ne è, suo malgrado, affetto, vive in una condizione di grave isolamento e discriminazione, finanche, anzi soprattutto, in quello che è il ricettacolo di reietti ed emarginati: il carcere dove i pedofili sono reietti tra i reietti e devono essere scrupolosamente protetti dal personale carcerario (non solo a Marsiglia) per non andare incontro ad episodi di inaudita ferocia.
Alludere con l’irresponsabile leggerezza di Luttazzi ad una tragedia come la pedofilia, accostandola alla figura di un premier che è stato costantemente bersagliato con illazioni riguardo alcune “irregolarità” della sua vita privata e sessuale è puro teppismo, inqualificabile volgarità e, di fatto, grave diffamazione.
Una sinistra che applaude ad un figuro del genere, che continua a portare in seno questa ed altre serpi merita di perdere e di riperdere. L’intelligentsia di sinistra credo debba fare un minimo ammenda riguardo le modalità con cui ha contestato gli avversari politici fino ad oggi, rendersi se non proprio presentabile (impresa ardua allo stato attuale delle cose) almeno “non querelabile” e poi, auspicabilmente, provare ad avere alcune idee da proporre in un confronto civile.

Post cugini:
Tutta la solidarietà a Silviotto dallo Sri Lanka