Cari amici,
finalmente dopo temperature rigide e fitte nebbie è tornato a splendere il sole.
Grazie alle giornate serene, Giuseppe, amico di Milano che lavora in teatro e televisione, ha trovato la situazione ideale per la realizzazione del suo progetto: un cortometraggio sull'ambiente con protagonisti i bambini del Bal Ashram.
Nell'arco di due settimane i piccoli attori hanno avuto un assaggio delle varie fasi di creazione di un film: sceneggiatura, assegnazione delle parti, recitazione e riprese.
Il tema scelto - “come posso contribuire a salvare la natura”- è stato un banco di prova per valutare quanto i bambini hanno fino ad ora compreso ed interiorizzato l'argomento.
Il progetto è partito con la visione di un documentario proposto da Giuseppe, The age of stupid, a cui ha fato seguito una discussione con stesura della storia.
La storia narra di un gruppo di bambini che vivono in un futuro immerso nel verde ed in una natura incontaminata. Un giorno il vecchio saggio gli comunica che devono tornare nel passato per insegnare agli uomini come prendersi cura dell'ambiente.
Cantando lo shanti path (il mantra della pace)riescono a viaggiare nel tempo. Arrivati nell'anno 2010 chiedono udienza al presidente dell'India per comunicargli come sia necessario modificare il rapporto uomo-natura se si vuole avere un futuro di pace ed armonia come quello in cui loro vivono.
I bambini, invitano il presidente ad andare nel loro mondo per mostrargli come le piccole azioni fanno la differenza: chiudere l'acqua quando ci si lava i denti, spegnere la luce quando si esce, non gettare i rifiuti per la strada, usare meno plastica.
Le riprese nel mondo del futuro sono state girate nella terra dell'eco-park dove l'impegno giornaliero permette al nostro presente di mettere le radici per un futuro “verde” come quello che raccontano i bimbi nel film.
Tutti lavorano per portare a termine la costruzione del goshala, una struttura che ospiterà 10 giovani mucche.
Non appena la loro casa sarà pronta la prima mucca a trasferirsi sarà Lakshmi che è ora qui con noi all'ashram in attesa di partorire a breve; seguirà quindi l'acquisto delle altre nove. La spesa completa solo per le mucche sarà di Euro 6.500 (una buona mucca da latte costa 650 Euro).
Uno degli obbiettivi di questo progetto è di divenire autosufficienti per quel che riguarda latte, verdure e gas (bio-gas) dimezzando così i costi sempre più alti dei beni primari e cominciando ad avere delle entrate al fine di non dipendere in toto dalle donazioni.
Infatti, una volta soddisfatti i bisogni dell'ashram, prevediamo di avere un punto vendita di latte e verdure biologiche.
L'area del goshala prevede oltre alla struttura con le mangiatoie, uno spazio dove le mucche possano “gironzolare”. Qui nella foto il perimetro scavato per le fondamenta. Stiamo utilizzando mattoni riciclati; il tetto sarà ricoperto di bambù e piante rampicanti.
Il prof. Saket Kushwaha, esperto di economia agricola dell'Istituto di Scienze Agricole della B.H.U. (Banaras Hindu University) sta contribuendo con le sue conoscenze alla realizzazione dell'eco-park. Dopo aver incontrato Babaji è rimasto così ispirato dalle sue idee che ha messo a disposizione studenti e staff del dipartimento.
Lui ci ha donato due splendidi cuccioli di alano che una volta cresciuti saranno i “guardiani” dell'eco park, Hira (diamante) e Moti (perla).
Nel giardino della scuola sono appena stati ultimati i lavori per la realizzazione del nuovo pozzo per l'acqua, profondo ben 350 metri. Abbiamo così risolto il problema della sabbia che oramai da mesi otturava tutte le tubature, ostruendo il passaggio dell'acqua ed alterandone la qualità.
Per fortuna i lavori sono stati ultimati giusto in tempo per l'inizio degli esami di metà anno: 4 giorni di prove scritte per gli studenti dell'Anjali school.
Alla fine del mese scorso si è conclusa in modo positivo la storia di Neetu, una giovane ragazza che avevamo accolto all'ashram a fine dicembre assieme al suo bambino di un mese. Neetu, viene da una storia di violenza ed abusi famigliari. Sfortunatamente la sera stessa dell'accoglienza all'ashram il bimbo (provato da giorni di vita in strada senza cibo) è spirato lasciando tutti increduli e scossi. L'ashram le ha offerto di rimanere per riprendersi ed aiutarla poi a trovare un lavoro per essere indipendente dalla famiglia.
Dopo accertamenti,le è stata diagnosticata la tubercolosi intestinale, che anche se non contagiosa come quella polmonare, è comunque mortale per il paziente se non adeguatamente curata. Il trattamento dura un anno e fortunatamente Neetu, nonostante lo stadio avanzato (pensate che pesava solo 27 kg) ha reagito subito bene alle cure. Ora ha trovato lavoro come domestica presso una famiglia con la quale vive. Viene regolarmente all'ashram a trovarci ed a prendere le medicine.
E nonostante i molti impegni...non ci dimentichiamo mai la cosa più importante: chiudere gli occhi e ritrovare la pace dentro prima di agire nel mondo.
Con una foto di Vidya durante la meditazione del mattino ad inizio lezioni vi salutiamo caramente.
A presto dal Bal Ashram, Varanasi – India, Camilla e Lorenzo