La Viverealtrimenti e' in procinto di preparare un nuovo testo sul vegetarianesimo. Quello che scrissi nel 2002 e' oramai un "reperto archeologico".
Il libro si avvarra' del contributo di diversi esperti dell'argomento e sara' curato dall'amico, vegetariano militante, Paolo D'arpini.
Tra gli altri contributi che mi sono giunti troviamo questo presentato di seguito, di Milena Auretta Rosso, naturopata e medico iridologo. Trovo non sia molto attinente all'argomento del libro pur non mancando di un suo schietto interesse. Ho dunque deciso di valorizzarlo su questo blog-magazine, pensando di fare cosa gradita per i lettori.
Milena:
Vorrei descrivere in questo articolo il soggetto, per l’immediata utilità, dei “remedios caseiros”.
Sono due parole castigliane, e vengono dal Sud America, precisamente per me, dal Perù, anzi, precisamente dalla ricerca sul campo, che feci in tale nazione.
Sono un medico naturopata, iridologo e partecipai ad un progetto ONG, in qualità di esperto medico.
Ed è proprio in quella nazione che si acuì il mio interesse nei confronti delle piante come terapia.
Già avevo studiato in Indonesia “ medicina tradizionale Balinese”, a Bali.
Le ONG sono organizzazioni non governative che si interessano di progetti di aiuto al Terzo mondo.
Il loro programma mi sembrava interessante, in quanto non voleva portare tout court il denaro dal primo mondo al terzo, cioè progetti di tipo assistenzialistico, ma voleva stimolare iniziative, che sarebbero poi passate in mano ai “locali”, cioè alle persone delle nazioni , in cui uno lavorava.
Anche il mio ruolo di medico mi sembrava interessante, non ero il medico colonizzatore, che portava la medicina dei bianchi nella giungla.
Il progetto era rivolto a tribù che dallo stato nomade passavano alla vita stabile in un posto, per via del taglio degli alberi che si praticava nell’Amazzonia.
Tale iniziativa portava non solo al disboscamento,l’Amazzonia è il nostro polmone, l’ossigeno creato da piante monocellulari nell’Oceano viene poi moltiplicato in maniera enorme dall’Amazzonia, ebbene tale iniziativa portava anche problemi di salute alle tribù che da nomadi diventavano sedentarie, allettate dal guadagno.
La vita sedentaria presuppone organizzazione che la vita nomade non prevede, come la costruzione di fognature o di bagni, chiamiamoli così.
Le malattie si moltiplicavano fino al sopraggiungere, via fiume, di personaggi che vendevano la medicina bianca, in cui gli antibiotici scaduti erano la regola.
Qualche antidolorifico funzionava e così la medicina bianca scalzava gli antichi stregoni, le erbe da loro ben conosciute, per costruire le grandi malattie del domani.
Il mio compito di me medico, che veniva da ricerche sulla medicina tradizionale balinese, effettuate con successo, era di riportare queste tribù alla loro antica medicina, fatta di erbe, di sciamani, di allontanarli da prodotti scaduti e pericolosi.
Quindi, un ruolo interessante ed era per questo che avevo accettato.
Questo per spiegarvi l’ambiente , in cui mi interessai dei “rimedio caseiros”.
Vi spiegherò per esempi.
Se avere dell’aglio in casa e sentite un po’ di dolorini sparsi, potete mangiucchiarne uno spicchio, prima di andare a dormire.
Una cosa non da fare frequentemente, per via della piastropenia, che può provocare l’aglio.
E’ una medicina antipatica, ma va bene quando si hanno dolorini e niente di meglio in casa.
Se rientrate con dei brividi a casa e sentite l’influenza arrivare, portatevi a
letto un decotto caldo di limone, aglio, dolcificato con il miele.
Nell’acqua fredda si pone mezzo o un quarto di limone ed uno o due spicchi di aglio, a seconda dell’intensità dei brividi, lo si fa bollire per tre, quattro minuti e lo si porta a letto, per ficcarsi sotto le coperte, una volta bevuto, in modo che la sudorazione avverrà al caldo.
La psoriasi è una malattia antipatica, sorge come prurito, specie ai gomiti e ai polsi, magari dopo un ricovero ospedaliero.
Si diffonde attraverso le lenzuola da un malato all’altro.
All’inizio si possono strofinare le parti interessate con mezza cipolla, per un tre giorni.
I geloni ai piedi, doloranti?
Si possono strofinare, una volta a letto, con degli spicchi di aglio, cui è stata tolta la buccia.
La mattina, il dolore sarò diminuito, farlo per tre giorni, per una regressione completa.
Sono tutti mezzi, scomodi lo ammetto, per ovviare all’assenza degli appositi medicinali, in casa.
Il bambino, specie ai tropici, talvolta accusa prurito e pelle arrossata in corrispondenza delle pieghe cutanee, il bambino di meno di un anno.
Esse sono provocate dal sudore, per via del grande calore.
Qualche medico incauto ordinerà cortisonici o antibiotici, provocando un aggravarsi di esse.
Nella macerazione della cute, dovuta al sudore si svilupperanno i miceti saprofiti, cioè i funghi che normalmente vivono sulla cute,, che si aggraveranno con antibiotici e cortisonici.
Ebbene, si prendono un paio di cipolle e se ne estrae il succo, magari battendole nel mortaio, nel quale di solito si prepara il pesto.
Ed allora, con movimento rotatorio schiacciate le cipolle nel mortaio, ed il succo lo spalmate sulla pelle del bambino.
Il bambino ne trarrà subito, un tal sollievo, da incominciare , lui stesso, a porre il succo sulle parti arrossate.
Avete una tosse stizzosa, difficile da togliere, od una tosse catarrale? lasciate delle cipolle tagliate a pezzi, tutta la notte, coperte dallo zucchero.
Zucchero e cipolle devono avere lo stesso peso.
Al mattino, bevete lo sciroppo fuoriuscito dalle cipolle. E’ estremamente dolce, va bene anche per i bambini.
I vostri gatti hanno problemi di pelle?
Quei piccoli foruncolini che sfoceranno in una alopecia diffusa, cioè in una mancanza di pelo?
Strofinateli con mezza cipolla, per tre giorni.
Il vostro gatto avrà un pelo stupendo, lucido.
A proposito di animali, il lievito di birra, quello che voi usate per fare il pane, va benissimo per gatti e cani, qualunque patologia abbiano, li rinforza ed il lievito di birra è un immunomodulante cioè rinforza le difese immunitarie.
Se lo mettete sui capelli, aggiungendolo allo shampoo, li irrobustirà.
Se lo diluite con un po’ d’acqua calda o oliva (a meno che abbiate la pelle grassa), se disteso sulla pelle del viso, sarà un’ottima maschera, da togliere, una volta secca, con acqua tiepida.
Per le cipolle, ricordatevi che aggiungendole crude all’insalata, faciliteranno il sonno la sera.
Ricordatevi di andare a dormire dopo venti minuti dalla cena, mai coricarsi subito dopo cena.
Talvolta, rientro stanca la sera, per il lavoro, ceno e devo bighellonare 20 minuti per la casa, prima di andare a letto, tanto questo intervallo permette un sonno ristoratore.
Milena Auretta Rosso – Naturopata e medico iridologo