TRANSUMANZA

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domenica 5 dicembre 2010

L' integrazione delle Scienze.

Di seguito un interessante articolo dello psicologo Ciro Aurigemma, attivista dell'Associazione Vegetariana Italia, comparso sul numero di Ottobre della rivista Lux Terrae.

Nel panorama attuale della Scienza, dopo una frammentazione dell'uomo in tutte le sue parti e delle discipline in molte Scuole e indirizzi di pensiero, spesso in lotta tra di loro, si è affermato un orientamento verso l'Integrazione. Innanzitutto si è evidenziata la necessità di non dividere nettamente l'uomo in varie componenti, come se fossero a se stanti, ma di consideralo un'unità: quindi già con la Psicosomatica si pervenne ad una integrazione di mente e corpo, cosa oggi accettata da tutti (Alexander F., 1956; Balint M., 1961; Pancheri P., 1984; Giberti F.- Rossi R.,1996). In seguito, a livello scientifico e medico ci si rese conto che l'eccesso di specializzazione in discipline diverse e sempre nuove, aveva creato difficoltà scientifiche e pratiche che andavano superate, per il bene della Scienza e dell'umanitα stessa. Essendo l'Uomo un oggetto di studio complesso, con componenti fisiche, biologiche, psicologiche, sociali, culturali e spirituali da valutare anche globalmente. Nacquero così branche integrative come la Psicofisiologia, studio delle relazioni tra fisiologia e comportamento, basata su registrazioni di risposte fisiche a stimoli psicologici, ( Ruggeri V., 1988), la Biopsicologia, approccio biologico e neuroscientifico alla psicologia, (Pinel J.P., 1990) e le Neuroscienze, studi avanzati sul cervello, applicati poi alle varie discipline del campo (Kandel E.R., e coll., 1994).
Si sono poi diffusi testi, anche a livello divulgativo, sull' importanza della cosidetta intelligenza emotiva, creativa e intuitiva, proveniente dall'emisfero destro e dal sistema limbico del cervello, che l'hanno resa popolare e applicabile in tutti i campi ( Goleman D., 1995; Le Doux, J.,1996).
Anche in Psicoterapia, vari orientamenti hanno subito un processo di integrazione. Quello comportamentale con quello cognitivo, quelli di origine psicoanalitica in un orientamento psicodinamico, quelli umanistici si sono variamente integrati tra di loro, dando vita a quello della Gestalt-transazionale, al Sistemico-relazionale, ecc. La Psicosintesi terapeutica invece nasce già con l'esigenza di giungere a sintesi, la psicologia transpersonale, poi, con Ken Wilber giunge oggi alla visione integrale, applicata a tutte le scienze, (Assagioli R., 1973; Giusti E. e coll., 2000; Wilber K. 2005).
Finanche la Psicofarmacologia si è integrata con la psicoterapia, infatti vari studi hanno dimostrato la maggior efficacia, in certi casi, come in disturbi psichici gravi, di una integrazione tra farmaci e psicoterapia, (Bellantuono - Tansella, 1993).
La stessa Psichiatria ha visto crescere al suo interno questa tendenza, che ha animato uno dei manuali di Psichiatria più diffusi in Italia, ad opera della Clinica Psichiatrica dell'Universitα di Genova, che ha evitato le visioni estremistiche, tutte somatogenetiche o psicogenetiche delle malattie mentali, (Giberti F.- Rossi R.,1996).
Addirittura il nuovo interesse per lo studio scientifico della Fisiologia della coscienza ha portato ad una Neurofilosofia e una Psicofilosofia, cioè ad una ricerca filosofica e spirituale dell'uomo basata sugli sviluppi delle neuroscienze (Oliverio A., 1999; Missio L., 2002).
L'orientamento Neuropsicofisiologico integra tutte le Scienze fisiche ed umane in una visione unitaria ed in particolare integra la Biologia, la Fisica, la Fisiologia, la Neurologia, la Psicologia, in particolare cognitivo-comportamentale e le scoperte e i recenti studi sul cervello destro e sinistro (Sperry R., 80), in una coerente e scientificamente fondata visione, che potremmo definire neurocognitiva, avanzata ed integrata, che dà vita non tanto ad una psicoterapia quanto ad una nuova Psicoeducazione cosciente dell'individuo, valida sia in età evolutiva che adulta, con proposte concrete di utilizzo delle conoscenze anche in campo educativo e formativo, per un uomo e una donna coscienti e per una Educazione ai Diritti Umani nelle scuole, piu' volte proposta e accettata solo a parole dalle istituzioni, (Trimarchi M., 1986; 2006, e per approfondimenti on line: www.neuropsychophysiology.org)
In campo alternativo si affermato il paradigma olistico, dal greco 'olos', tutto, che spinge l'integrazione prima alla psiconeuroendocrinoimmunologia (PNEI) e poi fino alla ricerca spirituale, tramite la Fisica quantistica e la Medicina integrata, vibrazionale, la Biofisica, fino alla Scienza dell'Uno, dove si arriva alla conclusione scientifica che 'tutto è uno', proposta dal fisico Vittorio Marchi, (Capra F., 82; Bottaccioli F., 95; Montecucco F. 2000; Laszlo E. 2002., Marchi V. 2008, per approfondimenti on line: www.reteolistica.it, www.sipnei.it e www.medicinaolisticaintegrativa.com).
Inoltre è possibile una integrazione all'interno delle medicine non convenzionali (MNC) e delle terapie olistiche, come spesso avviene in modo arbitrario, seguendo invece una logica che parta da approfondite conoscenze sull'uomo e non su visioni di parte. Ad esempio, troviamo che l'omeopatia si è integrata alla medicina scientifica con l'omotossicologia, la terapia Di Bella con la visione NPF, neuropsicofisiologica,la medicina naturale e la naturopatia con la meditazione, studiata scientificamente, la biologia della nutrizione con la visione dell'alimentazione biologica, biovegetariana e priva di ogm o igienista, ecc.
Tuttavia resta evidente che nonostante a parole e in principio molti si dicano d'accordo sull'integrazione delle scienze e delle terapie, nei fatti resta molto difficile un approccio basato sulle pari dignità di ogni interlocutore e ogni disciplina e terapia. Cio' perchè l'essere umano ha da sempre in sè la tendenza a separarsi dagli altri (individualismo), mettersi al di sopra degli altri e svalutare le idee altrui, cosa che rende difficile praticare la vera integrazione. Quindi solo conoscendo se stessi e lavorando su di se' sarà possibile mettere da parte gli ostacoli alla vera integrazione e la credenza di saperla sempre meglio degli altri e che la propria disciplina sia piu' importante di quella altrui...
Ciò e' di grande importanza per l'evoluzione umana, delle scienze, delle terapie e delle coscienze e dovrebbe essere quindi un obiettivo comune, nonostante le differenti visioni scientifiche, terapeutiche e spirituali.