Varanasi, Gennaio 2010
Cari amici,
ben ritrovati in questo nuovo anno verso il quale abbiamo mosso i primi passi con risoluzione ed energia grazie alle nuove ispirazioni ed entusiasmo, seguiti dall'arrivo di Baba Harihar Ramji all'ashram.
La sua venuta a cavallo del vecchio e nuovo anno è stata preziosa per valutare tutto il lavoro fatto nell'anno passato e focalizzare gli obiettivi per quello futuro,individuando i mezzi migliori per poterli realizzare.
Corroboranti sono i momenti di raccoglimento così come le discussioni di fronte al fuoco, acceso quotidianamente sotto la capanna, per riscaldare corpi,(infreddoliti da un inverno rigido), cuori(a volte raggelati per le difficoltà) ed intelletti(infreddoliti da pensieri pigri e convenzionali).
Considerando le priorità verso le quali vorremmo indirizzare maggiori energie siamo tutti concordi che “educazione” è la parola chiave sulla quale focalizzarsi. Come abbiamo più volte sottolineato, non ci riferiamo a ciò che comunemente si intende con “alfabetizzazione”, quanto ad un progetto educativo che propone un percorso di conoscenza di sé, fornendo gli strumenti adeguati ad una corretta percezione del mondo interiore e dei suoi riflessi su quello esteriore.
Testimoniare con azioni concrete ciò che si insegna è condizione necessaria perché certi valori mettano radici solide nei bambini e guadagnarsi autentica fiducia e rispetto.
Così è partito il progetto “pulisci il tuo quartiere”, tutto organizzato dai bambini/ragazzi del Bal Ashram, che hanno deciso i gruppi dei partecipanti, le modalità di raccolta della plastica e dell'immondizia lungo le strade e le zone da ripulire. Pensiamo sia importante responsabilizzarli e renderli consapevoli fin da piccoli che anche loro possono dare il proprio contributo.
Per due mesi, ogni domenica, i bimbi, accompagnati dagli adulti dell'ashram e dai volontari presenti, ripuliranno per un'ora, alcune aree del quartiere. Alla fine dei due mesi inviteremo tutti gli abitanti della zona ad un incontro all'ashram; consegneremo loro delle borse apposite invitandoli a raccogliere la plastica invece di gettarla fuori dalla finestra davanti casa. Chiederemo poi di avanzare delle proposte riguardanti la gestione e la pulizia del quartiere. Da parte nostra, abbiamo contattato le autorità locali richiedendo un cassonetto dove le famiglie potranno portare i loro rifiuti non riciclabili. Per la plastica riciclabile, chi si occupa di raccoglierla (solitamente bambini di strada) riceverà il sacco dalle singole famiglie. Questo manterrà le strade più pulite ed eviterà il quotidiano rogo delle immondizie. Certo non è una soluzione definitiva che aiuta a ridurre i consumi ma è importante iniziare e proporre qualcosa di concreto. Soprattutto dimostrare con l'esempio che non è sempre qualcun altro che deve fare, ma che tutti possono essere attivi: anche i bambini!
E se nelle strade ci si impegna a raccogliere i rifiuti e la plastica, nella terra dell'eco park si impara a non consumare plastica ed a coltivare la terra.
Assieme al caloroso e quanto mai affiatato gruppo di volontari che è stato qui con noi per la durata delle feste natalizie si sono ripresi i lavori dall'altra parte del Gange.
Durante il periodo natalizio il giardino e le aule della scuola sono diventate il centro di diverse attività.
Il Dr. Ivor, ortottista inglese, è tornato al Bal Ashram ed ha ricominciato a lavorare a pieno ritmo con le visite oculistiche e la consegna degli occhiali. Al suo fianco, il dott. Jai Krisnha, che lo accompagna durante i campi settimanali organizzati nei villaggi. Più che in città, il Dr.Ivor è ispirato a raggiungere le zone isolate dei villaggi.
Il giorno di Natale ha comunque allestito tre ambulatori all'interno delle aule dell'Anjali school visitando con l'aiuto di più medici quasi 200 persone.
Il corso di cucito sta riscuotendo un enorme successo. Un gruppo entusiasta di 30 donne frequenta regolarmente e quotidianamente le lezioni.
Tra campi di cipolle, stoffe del corso di cucito, aule della scuola, ambulatori oculistici e le stanze dei bimbi (quasi tutti allettati per l'influenza) si è aggirato, sempre attento ma discreto, Dimitri. Accompagnato dalla sua telecamera ha lavorato alla realizzazione di una presentazione video dell'associazione Anjali e dei progetti sostenuti al Bal Ashram.
A causa del freddo pungente la scuola è ora chiusa, come da disposizione governativa per lo stato dell'Uttar Pradesh. Le scuole in realtà sono chiuse da molti più giorni per un susseguirsi di festività che abbondano nel calendario indiano e che noi seguiamo invece solo in parte.
Nelle ultime settimane i bimbi hanno potuto fare una nuova esperienza educativa corporea, attraverso la danza e la musica grazie alla presenza di Giusy.
Dopo mesi di attesa siamo riusciti finalmente ad avere 35 camion di terra per livellare tutta l'area della scuola, innalzando il livello del giardino rispetto a quello della strada così da proteggere la scuola dagli allagamenti così comuni durante il periodo dei monsoni (auspicando che l'anno prossimo arrivino!).Stiamo aspettando altri camion per terminare questo lavoro.
Namaste dal Bal Ashram
Camilla e Lorenzo, Varanasi - India